Le attività di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione delle dipendenze, organizzate dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, continuano a essere una priorità nel territorio. Recentemente, un incontro significativo si è tenuto presso l'aula consiliare G. D'Angelo del Comune di Calascibetta, con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare l'intera comunità.

All’evento hanno partecipato il Sindaco di Calascibetta, Avv. Piero Capizzi, e l’Assessore alla Sanità, Dott. Daniele La Paglia. L'incontro è stato organizzato da un'equipe multidisciplinare composta da psicologhe e psicoterapeute (Dott.sse Castrogiovanni Maria Grazia, Calandra Rosaria, Lo Vetri Jessica e Cangeri Selene), un'assistente sociale (Dott.ssa Gagliano Valentina) e un'educatrice professionale (Dott.ssa Ciulo Mallory). Questa iniziativa rientra nei progetti Gam_ING Over Community, No Fumo… No Dipendenze e Change, sotto la direzione della dott.ssa Carmela Murè dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche.

Questi sforzi mirano a prevenire le dipendenze da gioco d’azzardo patologico, fumo, alcol, e altre forme di dipendenza, con o senza sostanza, attraverso un approccio integrato e comunitario.

Una nuova speranza emerge per i pazienti affetti da tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione del gene Alk. Il farmaco lorlatinib, un inibitore della tirosin-chinasi, ha mostrato risultati straordinari: una riduzione dell'81% nel rischio di progressione della malattia o di morte, con il 60% dei pazienti sopravvissuti per cinque anni senza progressione.

I risultati dello studio clinico di fase 3 Crown di Pfizer, presentati al congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) a New York il 31 maggio 2024, sono significativi. Con lorlatinib, il 60% dei pazienti rimane in vita senza progressione della malattia dopo cinque anni, rispetto all'8% di quelli trattati con crizotinib. Inoltre, si è registrata una riduzione del rischio di progressione intracranica del 94%.

Lo studio, condotto tra l'11 maggio 2017 e il 28 febbraio 2019 in 23 paesi, ha coinvolto 296 pazienti adulti, suddivisi casualmente tra i gruppi lorlatinib (149) e crizotinib (147).

Il tumore al polmone avanzato non a piccole cellule (NSCLC) è la forma più comune di carcinoma polmonare, rappresentando l'85-90% dei casi. Tuttavia, solo nel 3-5% dei casi è presente la proteina di fusione EML4-ALK, una rara mutazione che colpisce principalmente pazienti giovani, sotto i 55 anni, e fumatori leggeri o non fumatori. Questo tipo di tumore progredisce rapidamente, con il 25-40% dei pazienti che sviluppa metastasi cerebrali entro due anni dalla diagnosi.

Filippo de Marinis, direttore della divisione di Oncologia toracica all'Istituto europeo di Oncologia (IEO) di Milano, sottolinea l'importanza di questi risultati. "Lorlatinib ha dimostrato di essere molto più efficace nel controllo della malattia rispetto a crizotinib, il trattamento di prima generazione. A cinque anni, il 92% dei pazienti trattati con lorlatinib non ha mostrato progressione cerebrale, rispetto al 20% di quelli trattati con crizotinib."

Questi risultati rappresentano un passo avanti significativo nella lotta contro il tumore al polmone e offrono nuove speranze ai pazienti affetti da questa malattia.

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature, condotto dalla Scuola di Medicina Duke-Nus di Singapore, ha scoperto che bloccare una specifica proteina potrebbe aprire la strada a nuove terapie anti-invecchiamento. Gli esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che inibire questa proteina potrebbe aiutare le persone a rimanere in buona salute per più a lungo e persino allungare la durata della vita.

Il rettore della Duke-Nus, Thomas Coffman, ha affermato che nonostante l'aspettativa di vita media sia aumentata notevolmente negli ultimi decenni, c'è ancora una significativa differenza tra gli anni vissuti e gli anni di vita sana e priva di malattie. Questa scoperta potrebbe essere trasformativa per le società che stanno invecchiando rapidamente, permettendo agli anziani di prolungare l'invecchiamento in buona salute, riducendo la fragilità e il rischio di cadute, e migliorando la salute cardiovascolare e metabolica.

I ricercatori hanno stabilito che l'interleuchina-11 svolge un ruolo chiave nell'invecchiamento. Bloccarne gli effetti attraverso una terapia migliorava il metabolismo, favorendo la produzione di grasso bruno, che brucia calorie per mantenere la temperatura corporea, a discapito del grasso bianco. Inoltre, gli esperimenti su cellule e animali hanno mostrato un miglioramento della funzione muscolare e un aumento fino al 25% della durata della vita.

Foto:https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/scoperta-proteina-invecchiamento_84814152-202402k.shtml

Presso i nuovi locali dell’AVIS di Nicosia, l'associazione presieduta da Paolo Gurgone ha ospitato un incontro dedicato a donatori e volontari. Gli operatori dell’ASP di Enna hanno illustrato campagne di prevenzione con un focus su ondate di calore, screening tumori, vaccinazioni, salute della donna e donazione organi.

Tra i partecipanti, il dott. Antonino Fiscella, infermiere e vicesegretario della sezione, e il dott. Antonino Casale, cardiologo in pensione dell’Ospedale Basilotta, hanno condiviso la loro esperienza pluridecennale in sanità pubblica. Hanno anche descritto le attività dell’ambulatorio solidale di Nicosia, in cui operano insieme ad altri volontari.

La dott.ssa Eleonora Caramanna, Responsabile della Unità Operativa Educazione e Promozione della Salute, ha presentato il piano di prevenzione delle ondate di calore, illustrando le procedure attivate nel territorio. La donazione degli organi ha suscitato particolare interesse tra i giovani volontari presenti.

L'incontro ha ribadito l'importanza delle campagne di comunicazione per promuovere la prevenzione e le competenze dei cittadini. I donatori hanno mostrato interesse anche per le vaccinazioni, come quella contro l’Herpes zoster, e per gli screening contro i tumori. La salute della donna, nei diversi cicli di vita, ha completato le tematiche trattate.