In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha diffuso dati incoraggianti: tra il 2006 e il 2021 la mortalità per tumori nelle donne tra i 20 e i 49 anni è diminuita di oltre il 20%. Nel 2024 si stima che circa 2 milioni di donne vivano dopo una diagnosi di tumore, metà delle quali con una sopravvivenza superiore ai 10 anni. Questi risultati riflettono l’efficacia delle terapie moderne e delle diagnosi precoci.

Le percentuali di speranza di guarigione per alcuni tumori femminili sono particolarmente rilevanti: 73% per il carcinoma della mammella, 69% per il tumore dell’utero, 58% per quello della cervice uterina e 32% per il carcinoma dell’ovaio. Le nuove terapie mirate per specifici gruppi di pazienti promettono ulteriori miglioramenti futuri.

L’ISS sottolinea anche l’importanza della salute mentale femminile, influenzata non solo da fattori biologici ma anche da determinanti socioculturali come stereotipi di genere, violenza, discriminazione, precarietà lavorativa e condizioni socioeconomiche. Promuovere il benessere psicologico delle donne significa rafforzare la salute pubblica e favorire uno sviluppo sociale equo.