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Categoria: Salute e Benessere
09 Giugno 2025

Le condizioni di lavoro degli infermieri in corsia: la denuncia del Nursing Up

Il sindacato Nursing Up lancia un allarme sulle condizioni di lavoro degli infermieri italiani, sempre più sottoposti a turni massacranti, NursingUpspesso notturni e consecutivi, con riposi minimi solo formalmente garantiti. Il sistema sanitario pubblico, afflitto da una grave carenza di personale — oltre 175.000 unità sotto la media europea — spinge i professionisti a lavorare in condizioni estenuanti, con gravi conseguenze per la salute fisica e mentale. 
Studi scientifici autorevoli dimostrano che il lavoro notturno prolungato provoca un invecchiamento biologico accelerato, un aumento delle patologie professionali e una drastica riduzione dell’aspettativa di vita in salute. Le ricerche citate classificano il lavoro notturno come potenzialmente cancerogeno e fortemente lesivo per chi lavora nella sanità. 
Nonostante la normativa europea preveda almeno 11 ore di riposo tra i turni, nella pratica questo diritto viene spesso vanificato: gli infermieri, infatti, riferiscono di dormire appena 2-3 ore tra un turno e l’altro, prima di essere richiamati in servizio. In molti ospedali si verificano regolarmente casi di tre notti consecutive di lavoro, seguite da reperibilità o rientri immediati, con effetti devastanti sulla lucidità e sul benessere psicofisico. 
A peggiorare la situazione, vi è l’abuso della "pronta disponibilità", prevista dal contratto collettivo con un massimo di 7 turni mensili. In realtà, nel 2023 in molte aziende sanitarie si è arrivati anche a 15 turni per operatore, con compensi irrisori (circa 20 euro lordi per turno). Uno strumento pensato per le emergenze è divenuto prassi quotidiana, trasformandosi in una forma di sfruttamento legalizzata. 
Particolarmente critici i Pronto Soccorso, dove il carico assistenziale per singolo infermiere supera spesso i limiti raccomandati dall’OMS, arrivando fino a 13 pazienti per operatore nei periodi di maggiore affluenza. 
Il risultato è una vera emorragia professionale: nel solo 2024, oltre 20.000 operatori sanitari non medici hanno lasciato il servizio pubblico, scegliendo il settore privato, l’estero o carriere diverse. Il messaggio che ne emerge è chiaro: le attuali condizioni lavorative non sono più sostenibili. 
Il Nursing Up sottolinea come il sistema stia letteralmente consumando gli infermieri, logorandoli giorno dopo giorno, mentre le istituzioni restano in silenzio. Il sindacato chiede assunzioni immediate, il rispetto del contratto, una migliore organizzazione del lavoro e retribuzioni adeguate al costo della vita, per tutelare non solo i lavoratori ma anche la qualità dell’assistenza sanitaria.

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