Messina – Un piccolo ma significativo passo verso il recupero e la valorizzazione della persona: si è conclusa con successo la seconda  edizione del laboratorio di trucco nella sezione femminile di media sicurezza del carcere di Gazzi, a Messina. L'iniziativa, promossa dal CePAS (Centro Prima Accoglienza Savio), si concluderà ufficialmente mercoledì 11 giugno con la consegna degli attestati di partecipazione alle sette detenute coinvolte, nel corso di una cerimonia semplice ma ricca di significato. 
A guidare il progetto, ancora una volta, è stato don Umberto Romeo, presidente del CePAS e sacerdote salesiano, che ha voluto ispirarsi alle parole di Papa Francesco, invitando a rivolgere lo sguardo verso le realtà più fragili e spesso dimenticate della società. “Anche in carcere – ha dichiarato don Romeo – si può costruire un percorso di dignità e riscoperta del sé, partendo da gesti semplici come il prendersi cura del proprio aspetto”. 
Il laboratorio è stato condotto con passione e professionalità dalla truccatrice Giovanna Gaudenti, affiancata da un’allieva e da una parrucchiera, regalando alle partecipanti momenti di leggerezza e autostima. “Belle dentro” è il motto che ha accompagnato il percorso, documentato anche da una mostra fotografica allestita nei locali della sezione, con gli scatti delle detenute che mostrano i risultati ottenuti. 
Un prezioso contributo è arrivato dalla Truccheria Cherie di Orazio Trimarchi di Catania, che ha donato i prodotti necessari allo svolgimento del corso.