Fotografare reperti archeologici non è solo un atto tecnico, è un viaggio dell’anima.

È il momento in cui il presente si piega con rispetto davanti al passato.

Aidone (EN) - Con la mostra fotografica di Enrico La Bianca, l’archeologia prende vita attraverso l’obiettivo, rivelando non solo reperti, ma emozioni, simboli, storie antiche che tornano a parlare. Ogni scatto è un dialogo tra luce e ombra, tra tecnica e intuizione, tra passato e presente. Nel cuore di questa esposizione vive il mito di Cerere, la divinità mediterranea madre della terra e del grano. I suoi simboli, scolpiti nel tempo, emergono come epifanie visive: potenti, solenni, evocativi.

Enrico La Bianca diventa qui più di un fotografo: è un moderno archeologo dell’immaginario, che scava tra le rovine per ritrovare frammenti di sé, del nostro patrimonio comune, e dell’eterno mito che ci abita. Un viaggio visivo che attraversa l’arte della fotografia e la trasforma in strumento di memoria, bellezza e riscoperta personale. Una mostra che non si guarda soltanto: si ascolta, si respira, si vive.

Venerdì 27 giugno 2025, ore 18 Museo Regionale Archeologico Aidone.