In occasione della celebrazione del Primo Maggio a Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori e teatro della strage mafiosa del 1947, il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ha lanciato un appello per un riscatto del lavoro e della dignità delle persone.

“Oggi, soprattutto in Sicilia, lavoratrici e lavoratori vivono una condizione di povertà crescente, spesso senza precedenti. Il lavoro, da strumento di emancipazione e libertà, è diventato sinonimo di precarietà, insicurezza e assenza di diritti”, ha dichiarato Mannino. “Questa condizione non solo mina il presente individuale, ma compromette il futuro collettivo, rallentando lo sviluppo della società intera”.

Secondo il leader sindacale, il Primo Maggio deve rappresentare un momento di svolta: “È il tempo del riscatto. Bisogna rilanciare la battaglia per un lavoro di qualità, sicuro e dignitoso. In questa direzione, il referendum dell’8 e 9 giugno rappresenta un passaggio cruciale: votare Sì significa affermare la dignità del lavoro e contrastare la precarietà”.