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- Categoria: Scuola
Basta violenza contro i docenti: la scuola merita rispetto, non aggressioni
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) condanna con fermezza l'ennesimo episodio di violenza scolastica che ha avuto luogo a Torino, dove due insegnanti sono stati aggrediti da un minorenne durante l'intervallo, con uno dei due ricoverato in pronto soccorso. Un fatto gravissimo e sconcertante, che si inserisce in una crescente e allarmante spirale di aggressioni ai danni del personale scolastico. Episodi che stanno lentamente logorando la funzione educativa della scuola, minandone l’autorevolezza e la serenità.
In segno di piena solidarietà ai docenti coinvolti, il CNDDU sostiene con forza l'urgenza di rafforzare la tutela giuridica degli insegnanti, come ribadito anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il nuovo disegno di legge che prevede l’arresto in flagranza (esclusi i minori) e l’inasprimento delle pene per lesioni lievi (da 2 a 5 anni di reclusione), è un primo passo necessario, ma non sufficiente. Serve molto di più di una risposta repressiva: serve una svolta culturale. Solo un patto condiviso tra scuola, famiglie, istituzioni e società civile potrà riportare rispetto, sicurezza e dignità alla figura dell’insegnante, oggi troppo spesso delegittimata, isolata e aggredita.
Secondo i dati forniti dal Ministro, nella transizione tra il 2022-23 e il 2023-24, i genitori sono diventati i principali autori di aggressioni contro i docenti. Un dato inquietante, che obbliga a ripensare in profondità il ruolo della scuola nella nostra società.
Le proposte del CNDDU:
1. Istituzione di un Osservatorio nazionale permanente contro la violenza scolastica, con raccolta dati e analisi delle cause.
2. Riconoscimento giuridico e sociale del ruolo docente come presidio democratico e civile.
3. Sportelli di supporto psicologico e legale in ogni istituto scolastico.
4. Campagne nazionali di sensibilizzazione sul valore della scuola e del rispetto reciproco.
5. Educazione ai diritti umani e alla nonviolenza inserita stabilmente nei programmi scolastici.
6. Formazione obbligatoria per studenti e genitori su convivenza civile e gestione dei conflitti. Verso un Patto Nazionale per la Convivenza Civile Il CNDDU propone l’avvio di un Patto Nazionale tra Scuola e Famiglia, fondato su valori chiari e impegni reciproci: Principi fondamentali: Centralità della relazione educativa e del rispetto reciproco.
Tutela e valorizzazione del docente come figura guida. Responsabilità condivisa tra scuola e famiglia. Rifiuto assoluto di ogni forma di violenza. Impegni concreti: Per la scuola: percorsi di legalità, dialogo continuo con le famiglie, presìdi di mediazione e supporto. Per le famiglie: rispetto del ruolo educativo dei docenti, educazione al rispetto, collaborazione attiva. Per lo Stato: leggi più severe, narrazione pubblica rispettosa, investimenti nella prevenzione. Ogni aggressione a un insegnante è un attacco alla scuola intera, alla democrazia, alla convivenza civile. Insegnare non può e non deve più essere una professione a rischio. Serve una mobilitazione collettiva per proteggere chi ogni giorno costruisce futuro, educa alla legalità, difende i diritti. La scuola è un bene comune e va protetta con serietà, coraggio e responsabilità.
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