Per la prima volta in 43 anni, alla commemorazione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo non erano presenti rappresentanti del governo regionale né dell’Assemblea Regionale Siciliana. Un’assenza pesante, che non passa inosservata. A denunciarla è Alfio Mannino, segretario generale della CGIL Sicilia, oggi a Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta per i diritti e teatro della strage del 1947.

“Questa mancanza – dichiara Mannino – rappresenta un grave segnale di degrado morale e istituzionale. Non vorremmo che si trattasse di un primo passo verso l’oblio di una pagina fondamentale della storia siciliana e dell’impegno contro la mafia.” Il leader sindacale esprime forte preoccupazione per il contesto attuale: “Sarebbe già grave se si trattasse di una dimenticanza. Ma se fosse invece un atto deliberato, la cosa sarebbe ancora più inquietante, soprattutto oggi, mentre si tenta di smantellare leggi e strumenti fondamentali della lotta alla criminalità organizzata.”

La CGIL ribadisce il valore della memoria come strumento di resistenza e invita le istituzioni a non abbandonare il terreno dell’antimafia, proprio mentre aumentano i segnali di arretramento sul piano dei diritti, della giustizia e della legalità.