-
Sicilia - Trasporto pubblico: stato di agitazione FAISA CISAL contro violazioni contrattuali e condizioni di lavoro insostenibili
-
Milano - Si lancia dal Duomo l’evaso Emanuele De Maria. Ritrovato il cadavere della collega al Parco Nord
-
La Democrazia Cristiana è tornata. Adesso, coltiviamola insieme. (Di Salvatore Cuffaro)
-
A Bordo della Leggenda: la Pro Loco Enna Visita la Nave Amerigo Vespucci
-
Allarme educazione digitale: il CNDDU chiede interventi urgenti dopo il caso Twitch
-
Immunodeficienze congenite: nuove entità e terapie nella seduta scientifica dell’Accademia di Medicina di Torino
-
Enna - Abbandono in Via Rossini: un’area dimenticata a Enna Alta in piena decadenza
- Dettagli
- Categoria: Scuola
Allarme educazione digitale: il CNDDU chiede interventi urgenti dopo il caso Twitch
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha manifestato profonda preoccupazione in relazione a un episodio recentemente riportato dai media, riguardante uno streamer attivo sulla piattaforma Twitch, pubblicamente accusato – in assenza di un regolare processo – di aver intrattenuto conversazioni a sfondo sessuale con una ragazza di 14 anni. L’accusa, diffusa tramite video virali senza il supporto di riscontri oggettivi o denunce formali, ha generato un vero e proprio “tribunale dei social”, caratterizzato da giudizi sommari e condanne morali, a discapito del principio di garantismo e del rispetto del diritto.
L’episodio si inserisce in una serie di casi simili verificatisi nel 2025, tra cui quello di uno youtuber statunitense indagato per adescamento via Discord e quello di un TikToker francese sospeso da tutte le piattaforme per comunicazioni ambigue con follower minorenni. Tali eventi confermano la crescente esposizione dei minori a rischi concreti negli ambienti digitali non regolamentati. Il CNDDU sottolinea l’urgenza di introdurre, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, percorsi strutturati di educazione digitale, affettiva e legale, con l’obiettivo di: sensibilizzare gli studenti sui pericoli dell’adescamento online; fornire strumenti di autodifesa psicologica e digitale; chiarire la distinzione tra responsabilità morale e responsabilità penale; promuovere una cultura della legalità fondata sulla dignità delle persone coinvolte.
Tra le proposte educative da avviare già nel prossimo anno scolastico, il Coordinamento prevede: laboratori sul rispetto digitale e sul contrasto all’hate speech, in collaborazione con esperti legali, psicologi dell’età evolutiva e forze dell’ordine; incontri interattivi per studenti, docenti e genitori sul tema del consenso, del diritto alla privacy e delle conseguenze giuridiche delle condotte online; simulazioni didattiche di “tribunali etici” scolastici, per far comprendere agli alunni la differenza tra giudizio sociale e giudizio giuridico; attività interdisciplinari tra diritto, filosofia ed educazione civica, per analizzare in modo critico e informato casi di cronaca, incluso il recente episodio legato alla piattaforma Twitch. Il CNDDU ribadisce che il digitale non rappresenta uno spazio neutro o virtuale, bensì una dimensione quotidiana e reale per le nuove generazioni. Per questo motivo, comportamenti lesivi, provenienti sia da adulti che da minori, devono essere riconosciuti, prevenuti e affrontati con strumenti educativi adeguati. Allo stesso tempo, è fondamentale contrastare il fenomeno crescente della giustizia mediatica, che trasforma i social in luoghi di condanna pubblica, con effetti potenzialmente devastanti per tutti i soggetti coinvolti.
Il Coordinamento rivolge infine un appello al Ministero dell’Istruzione e del Merito, al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e a tutte le istituzioni scolastiche affinché si impegnino concretamente a rafforzare nei giovani la consapevolezza rispetto ai diritti digitali, alla comunicazione responsabile e ai limiti dell’influenza dei social media nella costruzione dell’identità e della reputazione. Solo attraverso un’educazione consapevole, integrata e continuativa sarà possibile promuovere una cittadinanza digitale fondata su diritti, rispetto e responsabilità.
Scuola - Potrebbe interessarti anche...

Allarme educazione digitale: il CNDDU chiede interventi urgenti dopo il caso Twitch
Domenica, 11 Maggio 2025 13:12Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha manifestato profonda preoccupazione in relazione a un episodio recentemente riportato dai media, riguardante uno...

Palermo - Macroscuola agli studenti del "Sauro Franchetti". I ragazzi del De Amicis di Enna secondi ex aequo
Giovedì, 08 Maggio 2025 10:51La rigenerazione urbana vista dagli studenti Il quartiere Brancaccio torna al centro dell’attenzione nazionale grazie alla creatività e all’impegno degli studenti della classe II Es dell’istituto...

Scuola e rigenerazione urbana: quattro progetti siciliani, uno di Enna, in gara per la finale nazionale di “Macroscuola”
Mercoledì, 07 Maggio 2025 05:35Civica 120 scuole italiane partecipano al concorso “Macroscuola”. In Sicilia, quattro classi in corsa per la finale nazionale del 27 maggio a Roma. Sono 120 le scuole italiane che hanno aderito al...

“Tra i banchi, la voce del coraggio” – Una bambina denuncia la violenza domestica: la scuola presidio di speranza e giustizia
Domenica, 04 Maggio 2025 07:25Bologna – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) esprime profonda indignazione e partecipazione per l’ennesimo drammatico episodio di violenza domestica,...