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Enna - La Città dove le classi svantaggiate sono escluse dagli eventi
Con l’arrivo dell’estate e soprattutto con la fine della pandemia si tenta di ritornare alla normalità e cosa migliore non c’è che la organizzazione di eventi per dare respiro alla economia e consentire le persone di svagarsi.
E fin qui tutto bene, ma non sono tutti a potere godere degli eventi e, guarda caso, si tratta sempre di una fascia di persone che dovrebbe essere più attenzionata, ma è sempre messa ai margini. Stiamo parlando di anziani, diversamente abili, cardiopatici, donne in gravidanza ecc. ecc. ecc.
Se stiamo dicendo il vero basterà osservare con attenzione. Ci riferiamo a quanti hanno il compito di fare osservare la legge ed invece, probabilmente danno una interpretazione diversa.
Recentemente la Pro Loco di Enna ha organizzato un tour guidato per far conoscere la storia del Castello di Lombardia; senza dubbio un fatto meritevole e va dato atto alla Pro Loco di lavorare tanto e bene.
Ma gli anziani, i diversamente abili, i cardiopatici, e, comunque, tutti coloro che hanno problemi di deambulazione, secondo voi hanno potuto partecipare? Assolutamente no, perché al castello di accede da tre punti e tutti con lunghe scalinate.
E se la legge dice che nei luoghi pubblici devono essere superate le barriere per consentire A TUTTI di usufruire di quel bene, chi ha concesso l’autorizzazione per fare svolgere questo evento?
Il problema potrebbe essere affrontato e risolto con la istallazione di un ascensore così come il castello di Urbino, il Castello d'Albertis - Montegalletto a Genova, Castello Aragonese (Ischia) e via dicendo. Di esempi ce ne sono tanti. Perché ad Enna non si riesce a fare?
Ma non abbiamo finito. In occasione della festa della patrona Maria SS della Visitazione in un angolo di Piazza Europa sono stati assegnati circa 8 posti per il parcheggio dei disabili e se erano qualcuno di più erano occupati abusivamente da mezzi dell’organizzazione.
E non finisce qui perché quando si svolgono concerti musicali vanno previste delle apposite aree transennate proprio per chi ha difficoltà di deambulazione e a poco distanza dal palco per consentire di godere dello spettacolo come gli altri. E invece non resta che fare altro, ma è possibile?
E poi la mancanza di pubblicità: nessuno sapeva se e dove fossero i parcheggi per le auto munite di contrassegno. Nessuno sapeva se c'era o no un'area riservata dove vedere il concerto. Perchè?
Ebbene, le foto testimoniano quello che abbiamo appena detto. Ci chiediamo, ma se c’è una norma che regola tutto perché non si osserva? Chi concede le autorizzazioni allo svolgimento di eventi?
Si vuole fare di Enna la Città della Cultura, bisogna avere le carte in regola: dov'è la cultura della solidarietà? Cultura è anche dare servizi soprattutto alla fasce più deboli, magari sono servizi che non si vedono e che non mettono l’amministratore di turno sotto i riflettori dei mezzi di informazione, ma sono molto efficaci per chi ne deve usufruire.
Cultura non è solo leggere un libro, tra l’altro Enna se non è l’ultima poco ci manca. Cultura è un modo di concepire la società, tutta, senza lasciare nessuno indietro.
Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Proprio per questo facciamo un appello al Prefetto di Enna dott. Matilde Pirrera affinchè sia garante dei diritti dei silenziosi, di quelli cioè che devono affrontare problemi ben più gravi ogni giorno per tutta la vita.
Intervenga Lei e magari potrebbe trovare persone che il loro dovere non lo fanno!
Massimo Castagna
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