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Editoriale - Anticipare le pericolose varianti del virus con la vaccinazione
Correre, correre, non è tempo per temporeggiare o addirittura fermarsi ad attendere novità. Di variante in variante il virus diviene sempre più aggressivo nella sua capacità di saltare velocissimo di uomo in uomo, senza alcuna sosta per prendere fiato. Non si scoraggia anche se incontra una moltitudine di anticorpi organizzati e combattivi che preferisce evitare.
Il vaccino è efficace anche con le attuali varianti Delta e nuova Delta+ a condizione che sia stata somministrata la seconda dose. I ricoveri, ormai ridotti notevolmente riguardano persone non vaccinate. È una corsa contro il tempo, una sfida, una competizione che rischia di essere infinita se non si riesce a ridurre al minimo la circolazione del virus.
Il piano vaccinale prosegue secondo le previsioni oltre 500.000 dosi giornaliere, nonostante, i noti sussulti dovuti dalle reazioni avverse che, seppur poche, sono state attentamente valutate. Gli appelli a vaccinarsi si susseguono martellanti. In particolare, sono rivolti agli over 50 che ad oggi sono ancora numerosi.
Se ci soffermiamo sui dati aggiornati della Sicilia, in rapporto alle singole popolazioni di riferimento, constatiamo che a confronto con le altre regioni la posizione a secondo le fasce di popolazione è ultima o penultima, nonostante la crescente efficacia del sistema sanitario. Tale situazione dipende, anche, dall’indecisione e dallo scetticismo di numerosi cittadini.
Solo il 36,6% dei 50-59enni ha avuto somministrato due dosi e il 58,6% solo una.
Ai 60-69enni il 38,9% 2 dosi e il 67, 8% una dose.
Ai 70-79enni il 53,6% 2 dosi e il 76,8% una dose.
Ai 80-89enni il 73,2% 2 dosi e l’81,2 una dose.
Ai 90+ il 68,9% 2 dosi e l’81% una dose.
Il problema reale di oggi non è solo raggiungere tutti gli indecisi, sin, anche, nelle loro abitazioni, cercando con il dialogo ed il confronto di superare il disagio e lo scetticismo immotivato ma, è, soprattutto, la capacità del virus di mutare in breve tempo per diventare molto più contagioso, rendendo questa infezione più facilmente trasmissibile. Quindi, se è stata accertata l’efficacia della vaccinazione per l’immunizzazione dei cittadini, è fondamentale rendere più difficile, anticipandola nel tempo, la comparsa di nuove varianti che potrebbero insidiare, non solo coloro che non si vaccinano, ma, anche, coloro che già lo sono.
Gaetano Mellia
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