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Pergusa: non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire
Il futuro dell’autodromo di Pergusa è ovviamente roseo perchè si stanno gettando le basi per una sua giusta ricollocazione nel panorama motoristico nazionale, ma come per incanto, come si è abituati a fare in questa città, cala un silenzio incomprensibile. L'unica proposta che esiste è quella delle forze di opposizione ccollegialmente a stendere un nuovo statuto di quella che si chiamerà “Consorzio di Gestione Area di Pergusa”. Una proposta elaborata molto seriamente anche con la collaborazione spontaneae gratuita di giuristi e docenti universitari tanto per dire “non stiamo mica scherzando”.
Tutti i soci del vecchio consorzio hanno ricevuto una copia per le loro osservazioni. Ora perchè si possa andare avanti occorrerebbe che uno di loro presentasse la proposta ufficialmente agli altri soci e da qui l'approvazione.
Mentre le opposizioni hanno già mosso i primi passi presentando una proposta di nuovo statuto, che si distingue per una visione innovativa e alternativa rispetto al passato, la reazione della maggioranza vicina al primo cittadino è stata del tutto inesistente. Il Sindaco e la sua amministrazione, che avrebbero dovuto rappresentare un pilastro di supporto e iniziativa, sembrano invece aver subito passivamente l’azione delle opposizioni, lasciando un vuoto incolmabile.
La proposta delle opposizioni, pur essendo aperta a riflessioni, modifiche e integrazioni, è rimasta ignorata, avvolta in uno strano silenzio. Nonostante sia l’unica iniziativa concreta sul tavolo, manca ancora una chiara presa di posizione. Uno dei tre soci potrebbe certamente avanzare una propria proposta alternativa, ma è evidente che il primo a dover agire dovrebbe essere il Sindaco. L’autodromo, infatti, non è solo un simbolo di Enna: è una risorsa che porta benefici diretti alla città.
Cosa si sta aspettando? Non serve essere scienziati per prevedere che le opposizioni, se continuerà questo immobilismo, riprenderanno presto l’iniziativa. Lo scenario peggiore sarebbe quello di vedere il Sindaco scavalcato per la seconda volta, magari da uno degli altri soci che potrebbe far propria la proposta delle opposizioni, aggravando ulteriormente una situazione già critica.
E comunque se c'è stato silenzio fino ad ora, non si comprende perchè si dovrebbe passare all'azione ora. Occorre quindi che l'opposizione senza indugio alcuno spinga sull'accelleratore e metta l'Aci o la ex Provincia a fare propria la proposta e ad andare avanti. Tutto qui.
D'altronde non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Massimo Castagna
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