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Il Nuovo Anno come opportunità di evoluzione e cambiamento
L'inizio di un nuovo anno rappresenta una sospensione del nostro tempo, un momento che sollecita domande semplici ma impegnative: quali propositi per il futuro? Il nuovo anno sarà migliore del precedente? Tuttavia, questi interrogativi spesso non trovano una risposta seria e approfondita, poiché non è il momento dei programmi. Ci limitiamo ad augurare pace, serenità e felicità, come sempre è stato fatto, in un momento quasi liberatorio, quasi esorcizzante le negatività vissute nell'anno passato.
Ogni volta che arriva un nuovo anno, perdiamo un'occasione per riflettere se sia necessario correggere i nostri programmi, già elaborati e forse meritevoli di adeguamenti in corso d'opera. Questa riflessione non intende svalorizzare il momento di festa, ma cerca di porre domande che, prima o poi, ci interpellano. Non possiamo abituarci a vivere alla giornata, rinviando sempre le verifiche dei nostri progetti di vita.
Con il passare del tempo, questo modo di procedere ci farà mancare il terreno sotto i piedi e i ricordi del passato saranno solo un nostalgico rievocare senza alcuna speranza di rivivere ciò che si considera perduto. L'inizio dell'anno, in definitiva, è un giorno come tutti gli altri, un'istantanea che sancisce lo scorrere del tempo o, meglio ancora, l'invecchiamento della storia che si autopropone senza sobbalzi, con ambizioni di immortalità.
Forse dovremmo considerare l'inizio dell'anno non solo come un punto di riflessione, ma anche come un'opportunità per impostare nuove direzioni e apportare cambiamenti concreti. Questo non significa abbandonare le celebrazioni e gli auguri, ma piuttosto integrare una componente di introspezione che ci permetta di evolvere.
Il passato è una risorsa preziosa, ma non deve diventare un'ancora che ci trattiene. Imparare dagli errori e dalle esperienze vissute ci consente di costruire un futuro più solido e consapevole. Invece di vedere il tempo che passa come un nemico che ci invecchia, potremmo abbracciarlo come un alleato che ci offre infinite possibilità di crescita.
Quindi, al di là dei consueti auguri di pace, serenità e felicità, proviamo a chiedere a noi stessi: come posso migliorare? Quali obiettivi realistici posso fissare per i prossimi mesi? Cosa posso fare per rendere la mia vita più soddisfacente e significativa?
Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha indicato un modo per fare un resoconto e proporre un cambiamento e rinnovamento. Ha sottolineato l'importanza della pace e della solidarietà in un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze. Ha ricordato le difficoltà affrontate dalle popolazioni colpite dalla guerra, come in Ucraina e Gaza, e ha ribadito l'urgenza di perseguire la pace come obiettivo irrinunciabile.
Mattarella ha anche parlato della necessità di rafforzare i legami nelle nostre comunità, nelle famiglie e nelle amicizie, sottolineando che il nuovo anno deve essere un'occasione per rinnovare la speranza e trasformarla in realtà. Ha fatto un appello alla partecipazione attiva dei cittadini nella vita pubblica, evidenziando l'importanza della democrazia e della libera informazione.
Gaetano Mellia
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