-
Palermo - Tajani riconfermato vicepresidente del PPE: le congratulazioni di Caruso e Lombardo
-
Gate4Innovation: la rivoluzione digitale parte da Enna! Confartigianato lancia un servizio gratuito per le Imprese del Territorio
-
Palermo: il Truck del Lavoro fa tappa in città con selezioni, orientamento e un dibattito sul precariato
-
Enna - 1° Maggio di Festa all’ASP: stabilizzati 66 lavoratori
-
Valguarnera celebra la Giornata della Terra a Villa Lomonaco
-
Elezioni provinciali di secondo livello.......elezioni della discordia.
-
Noto (Sr) - Convegno su "“Musica, cultura, territorio. Il ruolo delle istituzioni musicali nella formazione del pubblico”.
- Dettagli
- Categoria: Redazionale
Crisi idrica Sicilia: le Menti Eccelse dei governi regionali ci hanno lasciato senza acqua
Il consiglio comunale di Enna riunitosi per dibattere sulla gravissima crisi idrica ha evidenziato l'enorme responsabilità dei governi regionali degli ultimi 30 anni.
Quello che ne è venuto fuori è che acqia non ce n'è più a che a dicembre, se non piove e deve piovere tanto, la diga Ancipa chiude i battenti. Allora che fare? Per tentare di arginare il problema non resta altro che scavare i pozzi comunali e AcquaEnna ha ricevuto il mandato in qualità di ente gestore laddove ha in carico il servizio di distribuzione idrico.
La Regione ha pesantissime responsabilità, non solo questo governo, ma anche quelli passati perchè non hanno fatto nulla, ma proprio nulla: se Agrigento, come dicono addetti ai lavori, ha una rete colabrodo dove si perde circa l'80% dell'acqua, perchè le menti eccelse della Regione continuano a dare acqua ad Agrigento? E perchè anche a Caltanissetta?
E le menti eccelse della regione, per intenderci quelle che hanno prebende da fare paura, non provvedono a riparare la condotta dell'Ancipa che pende a più non psso ed è acqua che si perde inutilmente creando disservizi notevoli all'utenza.
E perchè la diga Sciaguano, dicono sempre gli addetti ai lavori, non può essere utilizzata perchè manca la condotta? E i problemi del Blufi perchè non si risolvono?
E' mancata una seria programmazione della gestione degli invasi; non hanno tenuto conto dei tanti segnali arrivati dai tanti studi che avvertivano già dal 2010 a che cosa si sarebbe andati incontro, cioè la siccità e la desertificazione.
Non hanno pensato che, adeguatamente trattata, l'acqua dei eputarori si poteve utilizzare per l'agricoltura e la zootecnia. I rimedi e i processi ci sono, eccome. Ma si poteva cominziare a ensare per tempo ai dissalatori come ultima ratio. La sicilia si sa l'acqua ce l'ha, ma bisogna penderla, trattarla e metterla in rete.
Ora che i nodi vengono al pettine ci si rende conto come tutti, ma proprio tutti, abbiamo lasciato responsabilità enormi a ”menti eccelse” di pessimo valore.
Ora non resta che aspettare, non si può fare altro, che si scavino pozzi gemelli, accanto a quelli usati negli anni 80; per avere l'acqua ci sarà bisogno di tempo e sperare nel frattempo che chi di competenza, nell'alto dei cieli, provveda a mandarci tanta pioggia e a regalarci qualcuno che a questa Sicilia vuole bene davvero con grandi competenze.
Speriamo, un po' di fortuna in fondo ce la meritiamo.
Massimo Castagna
Redazionale - Potrebbe interessarti anche...

Enna, la Provincia dei Paradossi: il Centrodestra si Frantuma, il Centrosinistra si Illude (di Massimo Castagna)
Mercoledì, 30 Aprile 2025 10:49Archiviato il voto per il rinnovo degli organi della Provincia di Enna, è il momento di andare oltre i numeri e leggere politicamente ciò che sta accadendo. La fotografia che emerge è nitida,...

Enna – Cerimonia in pompa magna per lo svincolo: ma cosa c'è da festeggiare dopo due anni e mezzo di isolamento?
Giovedì, 17 Aprile 2025 17:18Completata la riapertura integrale dello svincolo autostradale di Enna sulla A19 “Palermo-Catania”, infrastruttura strategica per la mobilità dell’entroterra siciliano. Dopo mesi di lavori, da oggi...

Kore di Enna: la rivoluzione universitaria che cambia il futuro della Sicilia
Sabato, 22 Marzo 2025 07:01Ogni anno, circa 4.000 studenti siciliani lasciano l’isola per frequentare atenei del Nord Italia. Un dato allarmante che riflette un divario ancora profondo nella qualità dell’offerta formativa, ma...

Ma ci siamo dimenticati che cosa significa vivere sotto un regime totalitario?
Martedì, 18 Marzo 2025 12:50L’Italia vive in pace da ottant’anni, senza conflitti sul suo territorio. La Seconda guerra mondiale resta un vivido ricordo per i nostri nonni e padri, che l’hanno vissuta tra privazioni di diritti...