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La Disabilità non è un optional...ecco la stangata per chi pensa di essere più furbo degli altri
Mini-riforma al Codice della strada con la Legge 9 novembre 2021, n. 156 di conversione del decreto-legge “Infrastrutture”, approvata giovedì 4 novembre in Senato e pubblicata in Gazzetta Ufficiale 9 novembre 2021, n. 267, sono stati modificati ben 40 articoli del Codice della Strada su multe, parcheggi disabili, monopattini, foglio rosa, divieto di pubblicità sessiste, guida senza casco, passaggi a livello.
In particolare, la modifica sui parcheggi per disabili è da considerarsi rilevante e più incisiva perché è stata raddoppiata la multa per chi occupa uno spazio abusivamente e la sanzione potrà arrivare a 672 euro, partendo da 168. Inoltre, triplicano i punti decurtati dalla patente per chi sosta senza averne diritto: da due diventano sei, con una modifica dell’articolo 126 bis del codice della strada.
La sanzione per i furbetti oggi oscilla tra 87 e 344 euro. Un’altra novità è la possibilità della sosta gratuita per le persone con handicap sulle strisce blu qualora risultino già occupati e indisponibili gli stalli a loro riservati.
Non sfugge la volontà del legislatore a richiamare, in modo deciso, il rispetto nei confronti delle persone portatrici di handicap che, spesso, hanno difficoltà e, anche, una frequente impossibilità a posteggiare ed a muoversi con la necessaria libertà.
La novità legislativa sottintende l’induzione dell’opinione pubblica ad un controllo sociale più incisivo e partecipativo, nel senso di essere capaci a promuovere comportamenti virtuosi, e, a livello, di mentalità corrente, essere in grado di mettere all’angolo, gli abusi, i maltrattamenti e le discriminazioni delle persone disabili.
Ma se la novità della norma combinata con altri provvedimenti, già vigenti, è un modo per alzare l’asticella del rispetto delle regole di convivenza previste nel codice della strada, non si può sottovalutare la funzione di controllo della polizia locale che dovrà intervenire con sempre più efficacia, ribaltando la prevalente chiamata ad intervenire con il controllo preventivo. Non solo nelle vie e nei parcheggi delle città ma, anche, nei parcheggi dei centri commerciali ove gli stalli per i disabili creati vicino agli ingressi sono spesso occupati, perché ritenuti non controllati.
La superficialità arrogante dei trasgressori potrà essere scoraggiata se non viene considerata semplicemente come furbizia con la quale, nel sentire comune, si debba convivere con sopportazione.
Gaetano Mellia
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