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Autodromo – Le risorse del territorio vanno valorizzate e non affossate
Il primo cittadino nel messaggio di fine anno ha evidenziato, tra le tante cose che ha detto, come l’autodromo di Pergusa sia in qualche modo destinato al declino e forse sarebbe meglio puntare sulla riserva.
Francamente la cosa ha spiazzato tutti perché più volte il primo cittadino ha manifestato apprezzamento per il managment del Consorzio Ente Autodromo di Pergusa; ha finanziato i lavori alla copertura della tribuna, ha lavorato sodo per tentare di cambiare il presidente tanto da arrivare ad una crisi politica culminata con la fuoriuscita del presidente del consiglio da Italia Viva. Tutti segnali e azioni che andavano nella direzione di “bravi continuate cosi”.
Ora è bene che si faccia chiarezza attorno all’autodromo e al suo futuro. E’ arrivato il tempo che anche il Consorzio Ente Autodromo si modernizzi a vada al passo coi tempi.
E’ arrivato, ma lo si sarebbe dovuto fare parecchio tempo prima, di aprire la struttura ai privati, a gente che di mestiere fa il manager del mondo del motorismo, che investe per guadagnarci. Che sappia guardare lontano e, quindi, portar in pista gare e campionati.
Ma per fare questo ci vuole il sostegno della politica, della classe dirigente, che lo voglia e che sappia agire nell’interesse comune, lasciando da parte i piccoli interessi da bottega.
L’autodromo è un bene della città, rappresenta una tradizione e le tradizioni vanno salvaguardate.
E allora perchè non provare ad imitare l’operato dell’Università Kore? All’origine si chiamava Consorzio Ennese Universitario, poi vi fu la decisione di fare una Fondazione e da questa l’università culminata con il riconoscimento nel 2005 dal Ministero dell’Università.
Una fondazione della quale faccia parte il Comune di Enna, il Libero Consorzio (ex Provincia), l’Aci e , soprattutto la Regione Sicilia. In questo modo la Regione darebbe un contributo annuo più sostanzioso, gli altri tre soci un contributo da decidere. Ma cosa assai importante è che la fondazione può richiamare parecchi sponsor o gruppi che hanno anche la possibilità non solo di investire e guadagnare, ma di foraggiare la fondazione con donazioni detassabili o qualcosa del genere da punto di vista fiscale.
Questa ovviamente è una idea, ma è sulle idee che nascono le iniziative di un certo tipo.
Le risorse del territorio vanno valorizzate e non affossate.
Massimo Castagna
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