Cefalù (PA) - Un focus ad alta specializzazione sulla salute del basso tratto urinario si è svolto sabato 14 giugno a Cefalù (PA), durante l’incontro scientifico “L’urologia funzionale, mettiamola in pratica”. L’evento, promosso da idipharma, ha visto la partecipazione di urologi, specialisti in formazione e clinici provenienti da tutta Italia, riuniti per confrontarsi su una delle sfide più sottovalutate ma impattanti per la sanità pubblica: l’incontinenza urinaria. Secondo i dati emersi, questa patologia colpisce circa il 20% delle donne italiane, ma incide significativamente anche sulla popolazione maschile, con percentuali che aumentano con l’età fino a superare l’80% tra gli anziani istituzionalizzati.

Il costo annuo per il Servizio Sanitario Nazionale è stimato attorno ai 2 miliardi di euro, tra cure, diagnosi e dispositivi medici come pannoloni e cateteri. «Una buona parte dei casi è trattabile o gestibile con percorsi terapeutici adeguati – ha sottolineato Alessandro Giammò, presidente della Società Italiana di Urodinamica – ma serve maggiore sensibilizzazione, sia tra i medici che tra i pazienti».

Durante il congresso, i relatori si sono confrontati attraverso una formula interattiva: veri e propri “certamina” su casi clinici reali, in cui esperti hanno dibattuto strategie terapeutiche e diagnostiche contrapposte, coinvolgendo i partecipanti in una discussione dinamica e formativa. Non solo incontinenza: ampio spazio anche alle prostatiti, altra patologia ad alta incidenza ma spesso trascurata. «Esiste ancora un vuoto terapeutico rilevante – ha detto Ferdinando Fusco – colmabile solo con scelte cliniche ponderate e una nutraceutica supportata da evidenze scientifiche».

A concludere, il monito di Alessandro Bottino (idipharma): «Solo attraverso il confronto concreto e la condivisione di esperienze cliniche possiamo sviluppare soluzioni efficaci per migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’efficienza del sistema sanitario».