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- Categoria: Natura e Ambiente
Sicilia nel pantano dei rifiuti. Federconsumatori: verso un fallimento annunciato del riciclo europeo
Un'analisi dei dati ISPRA e la denuncia di Federconsumatori: perché l'isola resta indietro nella gestione dei rifiuti
Con l’avvento del 2025, l'Unione Europea chiede una rivoluzione nella gestione dei rifiuti: non basta più differenziare, è obbligatorio riciclare e riutilizzare almeno il 55% dei materiali raccolti. Ma la Sicilia, già in difficoltà con la raccolta differenziata, rischia di fallire clamorosamente questo obiettivo, come denuncia Federconsumatori Sicilia sulla base dei dati ISPRA del 2023.
Raccolta differenziata in crescita, ma non basta
La Sicilia registra un leggero miglioramento: la produzione pro capite di rifiuti è diminuita di 9,11 kg e la raccolta differenziata è cresciuta del 3,7%, arrivando in alcune aree a livelli significativi (Trapani, 78%). Tuttavia, i materiali effettivamente avviati al riciclo restano ben al di sotto del target europeo, mentre molte province rimangono ancorate a percentuali di differenziata troppo basse, come Palermo (16,9%).
Disparità e costi insostenibili
Trapani, la provincia più virtuosa, paga un prezzo altissimo: 453 euro annui di TARI per famiglia, tra le più alte d’Italia. A Catania, nonostante il balzo della differenziata dal 22% al 34,7%, i cittadini pagano ancora il record nazionale di 594 euro. Questo paradosso disincentiva il comportamento virtuoso, alimentando sfiducia e inefficienza.
Il costo del conferimento in discarica in Sicilia è inoltre insostenibile: 380 euro a tonnellata contro i 90-150 euro di altre regioni italiane. Le due mega discariche di Palermo e Catania, lontane dalla trasparenza, rimangono un tappo al sistema e incentivano il ricorso all’incenerimento, una scelta contestata dalle associazioni locali.
Le richieste di Federconsumatori
Per invertire la rotta, Federconsumatori Sicilia propone:
- Riduzione dei rifiuti alla fonte.
- Costruzione di nuovi impianti di trattamento per garantire il riciclo reale.
- Abbandono del piano inceneritori, ritenuti un ostacolo al progresso.
- Trasparenza nei contratti di gestione rifiuti, con il coinvolgimento attivo dei consumatori.
Un futuro sostenibile è possibile?
Con l'attuale sistema di gestione e la mancanza di dialogo con i cittadini, la Sicilia sembra condannata a mancare gli obiettivi europei. Tuttavia, Federconsumatori, in collaborazione con la Rete Sicilia Pulita, promette battaglia contro scelte politiche obsolete e disastrose. Solo con una vera svolta il sogno di un'isola sostenibile potrà diventare realtà.
Tabella 1 - PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI 2023
Provincia |
Produzione Pro Capite Kg/Ab anno 2023 (confronto ‘23/’22) |
Raccolta Differenziata 2023 |
|
Agrigento |
474,79 (+0,9) |
60,9 % (+3,5%) |
|
Caltanissetta |
382,13 (-7,06) |
64,5 % (+4,7%) |
|
Catania |
462,86 (-30,43) |
55,8 % (+8,8%) |
|
Enna |
346,80 (+1,92) |
65,9 % (+2,6%) |
|
Messina |
436,93 (-13,93) |
63,3 % (+5,1%) |
|
Palermo |
467,12 (+1,8) |
36,7 % (+1,8%) |
|
Ragusa |
416,00 (-2,13%) |
68,3 % (+0,2%) |
|
Siracusa |
471,32 (+7,56) |
52,7 % (+0,3%) |
|
Trapani |
437,41 (-18,6) |
78,0 % (+1,0%) |
|
MEDIA REGIONE |
449,20 (-9,11) |
55,2 % (+3,7%) |
|
MEDIA NAZIONALE |
496,06 (+2,42) |
66,6 % (+1,4%) |
|
Fonte: Federconsumatori Sicilia su dati Rapporto ISPRA relativi all’anno 2023
Tabella 2 - PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI 2023
Capoluogo |
Produzione Pro Capite (Kg/Ab) anno 2023 (confronto 2023/2022) |
Raccolta Differenziata anno 2023 (confronto 2023/2022) |
||
Agrigento |
475,6 (-17,8) |
69,74% (+1,38%) |
||
Caltanissetta |
448,6 (-41,3) |
61,84% (+4,05%) |
||
Catania |
593,1 (-144,4) |
34,67% (+12,68%) |
||
Enna |
416,8 (+2,6) |
69,00 % (+1,77%) |
||
Messina |
436,4 (-20,0) |
55,40 % (+1,93%) |
||
Palermo |
566,8 (+5,0) |
16,85 % (+1,69%) |
||
Ragusa |
467,2 (-21,2%) |
70,79 % (+0,2%) |
||
Siracusa |
521,0 (+1,8) |
50,32 % (-0,1%) |
||
Trapani |
443,6 (-19,5) |
67,25 % (+2,09%) |
||
MEDIA REGIONALE |
449,20 (-9,11) |
55,2 % (+3,7%) |
||
MEDIA NAZIONALE |
496,06 (+2,42) |
66,6 % (+1,4%) |
||
Fonte: Federconsumatori Sicilia su dati del Catasto Rifiuti ISPRA relativi all’anno 2023 e 2022
Tabella 3 - TARI 2024 E CONFRONTO CON IL 2023 NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
Capoluogo |
TARI 2024 TARI 2023 VARIAZIONE |
Agrigento |
€ 428 € 426 + 0,4 % |
Caltanissetta |
€ 331 € 267 + 24,1 % |
Catania |
€ 594 € 594 + 0,0 % |
Enna |
€ 266 € 270 - 1,4 % |
Messina |
€ 318 € 453 - 29,8 % |
Palermo |
€ 335 € 314 + 6,7 % |
Ragusa |
€ 389 € 399 - 2,5 % |
Siracusa |
€ 398 € 413 - 3,6 % |
Trapani |
€ 453 € 427 + 6,0 % |
MEDIA REGIONALE |
€ 390 € 396 - 1,4 % |
MEDIA NAZIONALE |
€ 329 € 321 + 2,6 % |
Fonte: Federconsumatori Sicilia, 10 gennaio 2025
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