-
Trapani - PD apre una nuova fase politica: Valeria Battaglia eletta segretario provinciale
-
Enna - In piazza per lo stop della guerra a Gaza
-
Enna - Si festeggia il Sacro Cuore di Gesu'
-
Alcol e rischio di cancro: nuove evidenze e strategie di prevenzione
-
Innovazione nella misurazione della pressione sanguigna: un metodo più preciso per combattere l’ipertensione
-
Fermate la Terza Guerra Mondiale: un appello per la pace, prima che sia troppo tardi
-
Distretti Socio-Sanitari al collasso: Safina (PD) accusa la regione di immobilismo e ipocrisia
- Dettagli
- Categoria: Natura e Ambiente
Natura - Cambiamento climatico, "mai così caldo negli ultimi 1.200 anni"
Lo studio co-guidato dall'università Padova: "Lo dicono gli anelli degli alberi, anche il Periodo caldo medievale era più fresco"
Il cambiamento climatico in corso ha già prodotto un riscaldamento "senza precedenti negli ultimi 1.200 anni". Perfino "il Periodo caldo medievale era più freddo di quanto si pensasse" e dunque più fresco della fase che viviamo. E' questa, in sintesi, la conclusione di uno studio internazionale coordinato da Marco Carrer dell'università degli Studi di Padova e da Georg von Arx dell'Istituto federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (Wsl). Un responso messo nero su bianco sulla rivista 'Nature' e che ci arriva dagli alberi: per la precisione da 188 pini silvestri, i cui anelli raccontano appunto la 'storia meteorologica' di circa 1.200 anni.
"Il Medioevo e i secoli successivi sono stati turbolenti anche dal punto di vista climatico", ricordano gli scienziati. "Non solo si è verificata la famosa Piccola era glaciale, ma anche il suo opposto" e cioè "il Periodo caldo medievale. Quest'ultimo ha rappresentato una fase di insolito riscaldamento, ma è sempre stato un rompicapo per i ricercatori poiché le ricostruzioni climatiche prodotte finora con gli anelli degli alberi sembravano indicare temperature anche più elevate di quelle attuali. Non esisteva però una spiegazione fisica plausibile in grado di giustificare tale riscaldamento eccezionale. I modelli climatici, infatti, indicano per il Periodo caldo medievale temperature sì miti, ma non così elevate".
"Le ricostruzioni climatiche precedenti - spiega Carrer del Dipartimento Territorio e Sistemi agro-forestali UniPd - si basavano sull'ampiezza o densità degli anelli degli alberi. Tali misure dipendono molto dalla temperatura, ma a volte subentrano altri fattori in grado di influire sull'ampiezza o densità di un anello". Ora, "insieme ad altri ricercatori, abbiamo prodotto una nuova ricostruzione climatica basata su un metodo innovativo e particolarmente preciso per estrarre dagli alberi informazioni sulle temperature pregresse". E "a differenza dei lavori precedenti, i nuovi risultati portano alla stessa conclusione dei modelli climatici: il Periodo caldo medievale, almeno per la Scandinavia, area da cui provengono gli alberi studiati, era più freddo di quanto si pensasse. Il riscaldamento attuale è quindi probabilmente al di fuori dell'intervallo di fluttuazioni naturali delle temperature negli ultimi 1.200 anni".
Per questo studio - descrive una nota dell'ateneo di Padova - è stato utilizzato un nuovo metodo che permette di misurare direttamente lo spessore delle pareti delle cellule del legno. "Ogni singola cellula in ogni anello - sottolinea Jesper Björklund del Wsl, primo autore del lavoro - registra informazioni climatiche relative al momento della sua formazione. Analizzando centinaia, talvolta migliaia di cellule per anello, è possibile ottenere informazioni climatiche straordinariamente precise".
Per questa indagine, dunque, i ricercatori hanno misurato le pareti cellulari di 50 milioni di cellule provenienti da 188 pini silvestri (Pinus sylvestris), vivi e morti, i cui anelli coprono un periodo di circa 1.200 anni. Sulla base delle misurazioni effettuate, gli scienziati hanno ricostruito le temperature estive nella regione e le hanno confrontate sia con le simulazioni dei modelli climatici regionali sia con le precedenti ricostruzioni basate sulla densità degli anelli annuali. "Il risultato è chiaro", decretano: "Le temperature dei modelli e di quelle ricostruite dalle cellule legnose coincidono". Perciò "ora - commenta von Arx - ci sono due fonti indipendenti che indicano come le temperature medievali fossero più basse di quanto si pensava in precedenza. All'opposto, si conferma che il riscaldamento attuale è senza precedenti, almeno nell'ultimo millennio".
Se da una parte "questi risultati contribuiscono ad avere fiducia nelle proiezioni dei modelli climatici", dall'altra, avverte Carrer, sottolineano "il ruolo chiave delle attività antropiche nel determinare la fase di riscaldamento che stiamo sperimentando attualmente".
Natura e Ambiente - Potrebbe interessarti anche...

Enna - Zagaria: un nuovo piano di rilancio tra biodiversità, turismo e tutela ambientale
Mercoledì, 11 Giugno 2025 15:08È in fase di avvio un rinnovato piano di valorizzazione per la tenuta di Zagaria e l'intera area del sistema Pergusa, promosso dal presidente della ex Provincia, Piero Capizzi. Durante una visita...

Italia nella morsa del caldo: in arrivo Scipione, l’anticiclone africano che infiammerà la Penisola
Mercoledì, 11 Giugno 2025 10:23L’estate sembra voler accelerare i tempi. Anche se il calendario dice ancora primavera, il meteo racconta un’altra storia: il caldo domina la scena e il peggio, secondo gli esperti, deve ancora...

BeHumans Experience: il viaggio multisensoriale che unisce uomo e natura nel cuore di Palermo
Martedì, 10 Giugno 2025 17:16Un’immersione profonda nella riflessione sulla condizione dell’uomo contemporaneo e sulla sua connessione con la natura. Questo è “BeHumans Experience”, un percorso interattivo e multisensoriale,...

Rivoluzione giapponese contro l’inquinamento: una plastica che si scioglie in mare in un’ora
Domenica, 08 Giugno 2025 09:07Una svolta promettente arriva dal Giappone nella lotta all’inquinamento da plastica: i ricercatori del Riken Centre con l’Università di Tokyo hanno sviluppato una plastica biodegradabile che si...