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Guerra ovunque, silenzio in Italia: il 2 giugno a Niscemi per dire basta
Niscemi (CL) - Ogni giorno cresce la consapevolezza di vivere in una situazione di guerra, tanto interna quanto esterna. La brutalità dell’aggressione contro la popolazione palestinese, il genocidio perpetrato da Israele e il conflitto russo-ucraino, fatto di bombardamenti quotidiani, diventano parte del nostro panorama informativo – o meglio, disinformativo – sempre più normalizzato. L’Italia non è spettatrice neutrale.
Le basi militari americane sul territorio, come quella di Niscemi con il sistema di comunicazione MUOS, e la centrale di Sigonella, sono parte integrante della macchina bellica. Queste infrastrutture permettono e coordinano operazioni militari che colpiscono direttamente i teatri di guerra: dalla Palestina all’Ucraina. Nel frattempo, nel Paese si reprimono le voci del dissenso. Gli appelli al cessate il fuoco e alla fine del genocidio a Gaza vengono ignorati dal Governo Meloni, che, in combutta con il comparto militare-industriale e sostenuto da un sistema mediatico complice, continua a tacere sulle devastazioni umanitarie e ambientali in corso.
Le nuove leggi sulla “sicurezza”, varate con decreto e metodi d’impronta autoritaria, colpiscono studenti, lavoratrici, cittadini liberi che manifestano per la pace. Si risponde con manganelli e denunce a chi osa denunciare l’ipocrisia e la complicità di un governo che, nei fatti, si schiera con il massacro. Questa deriva militarista passa anche dalle scuole, trasformate in serbatoi di reclutamento per l’esercito, e dalla repressione di chi lotta contro la militarizzazione della Sicilia e la presenza del MUOS. Chi lotta contro il riarmo, la guerra e l’imperialismo sa di non essere solo. Per questo il 2 giugno ci vediamo a Niscemi, alle 16:00 in largo Mascione, per una manifestazione determinata contro la guerra.
Contro la militarizzazione, contro il MUOS, contro l’imperialismo yankee. Per la liberazione della terra. Fino alla vittoria.
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