-
Tangenziale Ovest di Catania, chiusa per lavori la rampa Zia Lisa-Messina dal 26 al 30 maggio
-
Tutela della costa, M5S: "Serve una svolta nel governo del territorio"
-
Alkantara Fest 2025: Bennato, Trio Mandili e Bondì tra le Stelle della World Music ai piedi dell’Etna
-
Forza Italia Sicilia, il gruppo ARS: "Incomprensibili le critiche interne, pieno sostegno a Schifani e Caruso"
-
Calcio - Il sogno realizzato di Daniele Rutella, primo arbitro Ennese a dirigere un match di serie A
-
Enna - Intelligenza artificiale al centro di un seminario all'Università Kore
-
Trapani – Si inaugura il primo corso di formazione manageriale per i futuri Primari della sanità
- Dettagli
- Categoria: Riceviamo e Pubblichiamo
Gli impegni di Razza sull'Ospedale di Leonforte
All’attenzione del direttore e della redazione.
Sono una cittadina leonfortese, che da anni segue le vicende dell’ospedale Ferro/Branciforti/Capra; ospedale a cui afferisce un bacino d’utenza di circa quarantamila persone. Nell’ennese sono quattro i poli ospedaliere e ognuno abbraccia un pezzo di provincia, ma gli utenti del Ferro/Branciforti/Capra spesso vengono smistati altrove, per la cronica carenza di personale, strumenti diagnostici e terapeutici.
Da un decennio infatti l’ospedale subisce tagli e continui ridimensionamenti. Nel giugno del 2020 l’assessore alla Sanità Razza, in visita a Leonforte con il presidente Musumeci, definì l’ospedale carente nella diagnostica e nel personale specializzato e promise un’azione immediata, ma da allora nulla è cambiato, solamente il personale è stato ulteriormente ridotto. Non sono mai mancate le proteste, le sfilate a Palermo, le dichiarazioni di sfida e gli incontri e con l’assessore Razza e con i vertici dell’Asp di Enna, che hanno sempre espresso solidarietà ma anche impotenza, data la scarsità di medici e la difficolta burocratica nel reperire strumenti all’avanguardia. La Tac in uso alla Radiologia del Ferro/Branciforti/Capra è infatti a due strati mentre altrove operano Tac a 16, 64 e 128 strati. L’obsolescenza della Tac potrebbe rendere recalcitranti i radiologi per la poca chiarezza delle immagini e l’inutile esposizione a raggi X dei pazienti? Potrebbe essere anche questo un motivo di rifiuto all’assunzione di responsabilità professionale di giovani e meno giovani medici? Potrebbe incidere tutto ciò sul mal funzionamento dell’ospedale?
Questi dubbi mi hanno indotta nel tempo a denunciare lo stato di pericolo in cui versano i miei conterranei, incastrati in quella che è “una trappola per topi” in cui i topi, come in Spiegelman, sono i più fragili. Ora, i fondi del Pnrr destinati alla sanità interesseranno anche Leonforte , che dovrebbe avere un Ospedale di Comunità e una Casa di Comunità, così è stato assicurato al sindaco di Leonforte dall’assessore Razza, che dopo aver interloquito con il D.G. di Enna, ha risposto all’interpellanza degli onorevoli del Pd Lupo e Cracolici sul Ferro/Branciforti/Capra. In sede di Commissione è stata fatta una distinzione ontologica fra presidi ospedalieri e Ospedale di Comunità, ha detto Razza all’Ars e ha aggiunto che, in aree critiche come quelle afferenti al Ferro/Branciforti/Capra le nuove opportunità sanitarie dovranno integrarsi alla rete ospedaliera esistente per rispondere alle esigenze del territorio. Razza ha ribadito che occorrerà completare la ricognizione di tutti gli interventi per addivenire non a una struttura meno classificata, ma per aggiungere un di più.
Ora, domando, in che modo l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità funzioneranno se non potranno innestarsi in una struttura che abbia precisi requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi, per garantire la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti? Il sindaco di Leonforte si è detto fiducioso e noi cittadini pure dobbiamo esserlo. Certo tanta sicurezza deriverà da certezze che a me sfuggono: il personale medico, ad esempio, aumenterà perché così ha detto l’assessore alla Sanità? Da dove arriveranno i nuovi camici se da due anni l’intero territorio nazionale ne lamenta la carenza? L’impasse che ha impedito l’acquisto dei macchinari è stato, finalmente, superato? Sarebbe stato bello ascoltare queste parole dal sindaco e non le solite, inflazionate, rassicurazioni.
Questa lettera non vuole ledere la sensibilità della stampa locale, impegnata, costantemente, a dare voce agli amministratori, ignorando le lagnanze dei tanti cittadini, timorosi per la mancanza di un ospedale funzionante, necessario a tutelare loro e i loro affetti. Per questa ragione invio questa mia alla redazione di Dedalo, che ha mostrato interesse alla questione. Grazie.
Gabriella Grasso libera cittadina per i diritti di Leonforte
Riceviamo e Pubblichiamo - Potrebbe interessarti anche...

Il Lavoro non si tocca: perché il referendum è una scelta di giustizia
Mercoledì, 21 Maggio 2025 19:02I governi che si sono succeduti negli ultimi quindici anni, hanno eroso e in qualche caso fatto scempio, di molti dei diritti che i lavoratori si erano conquistati in anni di lotte sindacali. Tra...

Chi denuncia resta solo: la doppia condanna di un imprenditore di Agira contro la mafia
Lunedì, 19 Maggio 2025 16:26Riceviamo e pubblichiamo la lettera-denuncia di un imprenditore di Agira abbandonato da chi prometteva sostegno. Ha chiesto di rimanere anonimo e noi rispettiamo il suo volere. Una storia vera, un...

Gruppo Arena: "Estranei a ogni forma di sfruttamento. Piena fiducia nella magistratura"
Giovedì, 15 Maggio 2025 18:09Riceviamo e Pubblichiamo una nota del Gruppo Arena. In riferimento alle notizie diffuse in queste ore relative a presunti episodi di sfruttamento del lavoro presso un punto vendita della grande...

La Democrazia Cristiana è tornata. Adesso, coltiviamola insieme. (Di Salvatore Cuffaro)
Domenica, 11 Maggio 2025 17:21Avevamo promesso che avremmo rifatto la Democrazia Cristiana e ci siamo riusciti. Adesso, tocca a tutti noi coltivarla e custodirla. È un patrimonio storico, culturale, sociale e politico della...