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- Categoria: Terzo Settore
Oltre la Disabilità - Tutti i bambini hanno diritto ad andare nei Luna Park
Si parla tanto di accessibilità in tutti i luoghi pubblici: nelle chiese, nei musei, nei cinema, nei teatri, ma anche nei Luna Park o nelle giostre in generale. È proprio notizia di qualche giorno fa del primo Luna Park accessibile ai bambini con disabilità. Si trova a Ferrara dove, lo scorso 19 aprile, ha avuto luogo una giornata speciale dedicata a bambini speciali, così come sono coloro che presentano una disabilità perché anche loro hanno diritto al gioco e a divertirsi, anche se molto spesso queste strutture non sono accessibili ai bambini con disabilità. Ma Ferrara non è l’unica città che ha dato l’opportunità a bambini con disabilità di potersi divertire all’interno di un Luna Park, allo scopo di dare attuazione alla legge n. 337 del 68, una normativa sulle disposizioni in materia di circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante. Un'altra normativa che regolamenta i giochi o i parchi giochi per bambini con disabilità è la convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità con gli articoli 7 e 30; il primo stabilisce che "Gli Stati Parti prenderanno ogni misura necessaria ad assicurare il pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte dei bambini con disabilità su base di eguaglianza con gli altri bambini” e per fare questo è necessario eliminare qualsiasi tipo di barriera che possa non favorire l’uguaglianza con gli altri bambini; tutti devono avere le stesse opportunità anche nel gioco, nonostante la propria disabilità. L’articolo 30 stabilisce che i bambini con disabilità devono avere gli stessi diritti di partecipazione alle attività ludiche, ricreative, di tempo libero e sportive. Ma nonostante vi siano delle norme che tutelino il diritto di partecipazione alle attività ludiche, ricreative, di tempo libero e sportive, secondo un’inchiesta condotta dal Corriere della Sera nel 2019, solamente il 5% dei parchi giochi sono adatti ad accogliere bambini con disabilità; per tanto, come scrive Abilitychannel, il diritto al gioco per questa fascia di bambini è compromesso, così come viene affermato da un documento dell’Autorità Garante per L’infanzia e l' Adolescenza. La ricerca effettuata ha cercato di fare una fotografia sull’inclusione dei bambini con disabilità attraverso il gioco e lo sport, un diritto che in Italia è compromesso a causa dell’assenza di una normativa ad hoc sulla rimozione di barriere culturali e mentali che favoriscono l’inclusione attraverso il gioco e lo sport. Secondo i dati a nostra disposizione, così come scrive ancora Abilitychannel, in un documento dell’autorità garante, su 234 parchi “inclusivi” solamente in 154 ci sono altalene per carrozzine e giostrine girevoli con posti riservati a bambini in carrozzina. Ma per accessibilità non si deve intendere solamente quella fisica, esiste anche sensoriale e intellettiva, alle quali non si presta la giusta attenzione sul diritto al gioco. Anche a Enna, nel 2017 presso la “bambinopoli” di Montesalvo, l’amministrazione Dipietro ha istallato una giostra per bambini con disabilità proprio a testimonianza del fatto che anche loro hanno diritto al gioco e il diritto dell'inclusività attraverso il gioco.
Andrea Fornaia
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