-
Calcio - Luca Amaradio, l'origine ennese dal cuore bianconero: la sua prima stagione con la Juventus
-
Palermo - Tajani riconfermato vicepresidente del PPE: le congratulazioni di Caruso e Lombardo
-
Gate4Innovation: la rivoluzione digitale parte da Enna! Confartigianato lancia un servizio gratuito per le Imprese del Territorio
-
Palermo: il Truck del Lavoro fa tappa in città con selezioni, orientamento e un dibattito sul precariato
-
Enna - 1° Maggio di Festa all’ASP: stabilizzati 66 lavoratori
-
Valguarnera celebra la Giornata della Terra a Villa Lomonaco
-
Elezioni provinciali di secondo livello.......elezioni della discordia.
- Dettagli
- Categoria: Società e Costume
Nel 1975 la mafia tenne a battesimo la sua cupola ad Enna
La “Cupola” della mafia o meglio la “Regione”, almeno per il pentito catanese Antonino Calderone, ha avuto il suo battesimo in provincia di Enna. Lo scrive nel suo libro-testimonianza, “Gli uomini del disonore”, curato da Pino Arlacchi e pubblicato nel 1992 dalla Mondadori.
La sua tesi sfata tanti luoghi comuni a cominciare dalla cupola per arrivare ai padrini. Secondo il collaboratore di giustizia dentro l'organizzazione mafiosa nessuno avrebbe mai parlato di cupola, di gran consiglio. E fino al 1975 non sarebbe esistita neppure una struttura piramidale compiuta. Solo nel febbraio di quell'anno nacque un coordinamento che toccava quasi per intero tutta la Sicilia. Nelle campagne di Enna, Calderone indica la tenuta di Paolino Cancelliere, si sarebbero riuniti i rappresentanti di sei provincie, Palermo, Trapani, Enna, Agrigento, Caltanissetta e Catania per eleggere Pippo Calderone, fratello di Antonino, non padrino o capo dell'organizzazione ma quale “segretario”.
Si, a leggere la testimonianza del pentito catanese chi coordinava l'attività delle sei provincie era il segretario della commissione regionale. Quest'ultima non fu mai definita dagli appartenenti cupola ma semplicemente “Regione.” Secondo Calderone il segretario non era portatore di poteri e prerogative speciali ma aveva affidato un compito ben preciso, mantenere l'organizzazione unita e far rispettare le regole non scritte.
Non primeggiava, non superava i rappresentanti provinciali o i capifamiglia. E per rafforzare tale concetto racconta, nello stesso libro, un episodio che a suo parere la dice lunga sulla vera attività del segretario. Quando, in seguito, venne eletto Michele Greco questo si autodefinì il “cameriere” dei rappresentati con il compito di ascoltare tutti, fissare le riunioni e proporre gli ordini del giorno. Ma siamo fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, poi la cronaca, divenuta ormai storia recente, ci ha raccontato altro con violenze e misfatti inauditi.
Paolo Di Marco
Società e Costume - Potrebbe interessarti anche...

Firenze - Audace rapina in pieno giorno. Il bottino: 10 confezioni di carte Pokémon
Sabato, 26 Aprile 2025 09:42Un colpo rapido e surreale ha scosso il quartiere di Novoli, a Firenze, nella tarda mattinata di mercoledì. Poco dopo le 11:20, un uomo con il volto nascosto da un casco integrale ha fatto irruzione...

Tradimento esibito: quando l’amante diventa un boomerang legale
Lunedì, 21 Aprile 2025 16:31Il tradimento, che solitamente resta confinato nel privato, può scivolare in un vero e proprio «campo minato» legale se oltrepassa la soglia del riserbo. Presentare l’amante agli ambienti sociali o...

Occupazione in crescita in Italia: Il Sud resta fanale di coda europeo
Sabato, 19 Aprile 2025 13:08L’occupazione in Italia registra un aumento significativo nel 2024, attestandosi al 62,2% secondo Eurostat, ma le Regioni meridionali continuano a soffrire, occupando gli ultimi posti in Europa....

Sicilia - Pasqua da Record: Attesi 1,8 Milioni di Turisti, Boom di Viaggi in Tutta Italia
Venerdì, 18 Aprile 2025 17:40Il turismo pasquale 2025 segna una ripresa straordinaria: spesa complessiva di 5,2 miliardi e soggiorni più lunghi. Sicilia tra le mete più gettonate. Con l'arrivo della Pasqua e i lunghi ponti del...