Il 18 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale della Lingua Araba, la Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia) sottolinea l'importanza dell'arabo come strumento di integrazione, promozione dei diritti e valorizzazione culturale. Con oltre 290 milioni di parlanti in 25 Paesi, l'arabo è una lingua di rilevanza storica e culturale. In Italia, è la seconda lingua più parlata dagli stranieri, con circa 475.000 utilizzatori, riflettendo il contributo della comunità araba al multiculturalismo del Paese.

Le principali comunità arabe provengono da Paesi come Marocco, Egitto, Tunisia, e Palestina, arricchendo il tessuto sociale italiano con le loro tradizioni linguistiche e culturali. La Co-mai evidenzia come la conoscenza della lingua del paese ospitante sia essenziale per accedere a opportunità e diritti. L'arabo, allo stesso tempo, arricchisce la diversità culturale italiana, promuovendo il dialogo interculturale.

Il Prof. Foad Aodi, presidente della Co-mai, afferma che la lingua araba è un mezzo di comunicazione e un simbolo di identità, essenziale per difendere i diritti linguistici delle comunità arabe. La Co-mai lavora per promuovere questa lingua e creare ponti culturali tra l'Italia e il mondo arabo.

Nonostante la sua ricchezza e connessione con il Sacro Corano, l'arabo affronta sfide come la crescente diffusione di altre lingue e la scarsità di risorse per il suo insegnamento. Per superarle, si promuovono eventi, contenuti digitali e accademie linguistiche. La cultura araba ha influenzato profondamente l'Italia, lasciando tracce nel patrimonio artistico e culturale. La Giornata Mondiale della Lingua Araba diventa così un'occasione per celebrare l'incontro tra culture, rafforzando il dialogo e l'inclusione.

La Co-mai ribadisce l'importanza di abbattere le barriere linguistiche e sociali, garantendo pari diritti linguistici e costruendo un’Italia che valorizzi le diversità culturali.