L'Associazione Luciano Lama ODV ha realizzato il progetto "Un orto nel deserto", che ha introdotto l’agricoltura orticola in condizioni climatiche estreme nei campi profughi Saharawi in Algeria. Concluso il 15 dicembre e finanziato tramite l'otto per mille della Presidenza del Consiglio, il progetto ha portato alla costruzione di cinque serre idroponiche nei pressi di Tindouf. Oltre alla realizzazione delle serre, il progetto ha previsto la formazione del personale locale per garantire una gestione autonoma delle coltivazioni.

I Saharawi, popolazione nomade costretta a rifugiarsi in Algeria dopo l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale nel 1975, vivono in campi profughi organizzati in province (Wilaya), comuni (Daire) e quartieri (Barrios). La gestione di questi campi è affidata principalmente alle donne, mentre gli uomini sono impegnati nella lunga lotta per l’autodeterminazione. La situazione alimentare è critica: le difficili condizioni climatiche e la dipendenza dagli aiuti internazionali rendono quasi impossibile l'agricoltura tradizionale, con rare eccezioni in aree irrigate da acqua dolce.

Le serre idroponiche rappresentano un'importante soluzione per affrontare l’insicurezza alimentare e promuovere una parziale autosufficienza. Questo progetto, uno dei primi dell'Associazione Luciano Lama in Africa, segna l'inizio di un impegno più ampio nei temi della sicurezza alimentare. L’Associazione ha già in programma nuovi interventi in Etiopia, confermando il proprio ruolo nella cooperazione allo sviluppo e nella lotta contro la fame nel mondo.