Enna – Un applauso che attraversa le mura di un’aula scolastica e raggiunge il cuore dell’Italia: si è svolta presso l’I.C. “E. De Amicis” – plesso “G. Garibaldi” la cerimonia di premiazione del concorso nazionale “RispettiAMOci”, promosso dal Soroptimist International d’Italia in collaborazione con l’Università di Pavia.

Una mattinata di emozione, consapevolezza e orgoglio, collegata da remoto ma unita da un messaggio potente: educare alla parità di genere è possibile, e le nuove generazioni sono pronte a raccogliere la sfida. Presenti all’evento la presidente del Soroptimist Club di Enna, Arch. Silvana Virlinzi, le professoresse Anna Vasquez e Ornella Argento, e la dirigente scolastica Marinella Adamo.

Con parole dense di significato, hanno conferito gli attestati ai partecipanti, riconoscendone l’impegno civile, la sensibilità e la maturità espressiva. A brillare particolarmente è stata la classe 1C, seconda classificata a livello nazionale con il video “Pari si Cresce”, curato dalla prof.ssa Filippa Ilardo: un’opera che mescola immagini, parole e musica per raccontare – con autenticità e creatività – il diritto alla parità e la bellezza della diversità. Un racconto emozionante che diventa manifesto di una generazione che non accetta più ruoli imposti né barriere di genere.

Ma l’evento ha saputo anche accogliere talenti fuori concorso, come Fiordaliso Cimino, autrice del racconto “Aurora non ci aiuta”, impreziosito dalle illustrazioni di Maria Faija e Mariateresa Telolli: un’opera che ha colpito la giuria per originalità e profondità, testimonianza del potere trasformativo dell’immaginazione giovanile.

Al concorso hanno partecipato anche le classi 1A, 1B e 2C dell’I.C. “S. Chiara” – plesso “G. Pascoli”, guidate dalle docenti Katia Di Venti e Lina Caltagirone, con lavori di grande spessore. Tutti gli studenti hanno seguito un intenso percorso formativo online curato dall’Università di Pavia, affrontando temi come sessismo, stereotipi, autodeterminazione e uguaglianza.

Questa iniziativa non è solo una gara, ma un progetto educativo trasformativo: un esempio concreto di come la scuola possa diventare spazio di crescita non solo intellettuale, ma etica e sociale. I ragazzi e le ragazze coinvolti hanno dimostrato che, se guidati con passione e competenza, sanno guardare il mondo con occhi critici e cuore aperto. In un’epoca in cui il rispetto sembra spesso un valore dimenticato, “RispettiAMOci” ci ricorda che il cambiamento è possibile. E parte dai banchi di scuola.