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- Categoria: Economia e Lavoro
Mestre - Secondo la CGIA soltanto un evasore su otto è partita IVA
Secondo i dati diffusi dalla Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato (CGIA) di Mestre, dei 22,8 contribuenti italiani debitori delle Agenzie Fiscali solo 1 su 8 è una partita Iva mentre 16,3 milioni sono lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito.
In venticinque anni, considerati tra il 2000 ed il 2024, le tasse, i contributi, le imposte, le bollette e le multe non riscosse dal Fisco o da altri enti raggiungono quota 1.274,5 miliardi di euro: se si escludono le persone nel frattempo decedute, le imprese cessate, i nullatenenti e i contribuenti già sottoposti ad azione cautelare o esecutiva, l'importo potenzialmente aggredibile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro (il 7,9% del totale).
Il cosiddetto "magazzino residuo" è composto da 175 milioni di cartelle esattoriali, per un numero complessivo di 291 milioni di crediti. Gli avvisi di addebito e di accertamento esecutivo sono mediamente di importo molto contenuto: il 76% dei singoli crediti, infatti, sono di importo inferiore a mille euro e raggiungono complessivamente 59 miliardi di euro.
Il 58% dei mancati incassi è concentrato nel Centrosud. Nonostante il Nord conti sulla stragrande maggioranza della ricchezza prodotta nel Paese, dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni nel Paese dal fisco e dagli altri Enti preposti, il 58 per cento, pari a 739,3 miliardi di euro, sono riconducibili alle regioni centro-meridionali. Il rimanente 42 per cento, invece, riguarda le regioni del Nord dove giacciono 535,1 miliardi di euro non versati.
Le misure messe in campo in questi ultimi anni per contrastare l'evasione fiscale, ovvero il cashback e la lotteria degli scontrini non hanno sortito l'effetto voluto. Il cashback è stato definitivamente soppresso con la manovra di Bilancio 2022 mentre la lotteria degli scontrini, ancora in vigore, conta su un numero di richiedenti, per partecipare alle estrazioni, sensibilmente crollato.
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