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- Categoria: Cultura Arte Beni Culturali
Beni Culturali – Anche Messina ebbe i suoi Quattro Canti: le “Quattro Fontane”
A Messina, nel quadrivio fra le cinquecentesche strade Austria (oggi via I Settembre) e Cardines, si trovava l'apparato scenografico delle “Quattro Fontane”.
Le identiche fontane, disegnate da Giacomo Calcagni, si ispirano ai fasti barocchi di epoca spagnola, atti a celebrare la potenza del Regno di Sicilia.
I manufatti rappresentano raffigurazioni di delfini, cavallucci marini, conchiglie, buccine, tritoni e mascheroni idrofori; l'iconografia marina delle fontane è un chiaro omaggio alla posizione privilegiata della città di Messina sia a livello commerciale che a livello strategico (la sua posizione permetteva la difesa dell'intero bacino del Tirreno).
La realizzazione della prima, nel 1666, venne affidata al fiorentino Innocenzo Mangani, scolpita presso l'angolo del palazzo Saccano (dal 1783 chiamato Palazzo Fiorentino). La fontana in questione era ubicata di fronte l'ingresso della chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
Nel 1717 venne scolpita la seconda, a opera di Ignazio Buceti, all'angolo della chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
La terza venne completata prima del mese di maggio 1742, in occasione delle Feste secolari della Madonna della Lettera, da un ignoto marmoraro che la scolpì nel secondo cantonale destro all’angolo del palazzo La Scala (dopo il 1783 assunse il nome di palazzo Pellegrino);
La quarta venne invece completata prima del mese di maggio 1742, in occasione delle Feste secolari della Madonna della Lettera, da un ignoto marmoraro che la scolpì nel secondo cantonale sinistro all’angolo del palazzo Capece-Minutolo ed era ubicata di fronte al fianco sinistro della chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 danneggiò due delle quattro fontane: rimanevano quasi intatte quella del Mangani, all’angolo del palazzo Fiorentino e l’altra del Buceti, posta all’angolo del palazzo Caruso, come si evince da tre foto scattate subito dopo il terremoto.
Fu intorno agli anni Trenta che nel cantonale dell’is. 311 venne ricomposta una delle fontane realizzate da ignoto autore nel 1742, mentre a destra, nel cantonale del palazzo Fiorentino era rimasta intatta quella del Mangani, entrambe poi restaurate nel 1998. Le altre due, ovvero, quella del Buceti e l’altra realizzata nel 1742, assai frammentaria, sono state ricomposte, nel 2003, nella rampa d’ingresso del Museo Regionale di Messina e precisamente a destra la prima e a sinistra la seconda.
Foto di Liott1946 - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=97878087