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Cultura e Arte – L'enigmatico sorriso dell'ignoto marinaio di Antonello da Messina
Il Museo Mandralisca di Cefalù ospita, tra le opere presenti, il “Ritratto d'ignoto marinaio” o “Ritratto d'uomo”, di Antonello da Messina.
Il famoso dipinto, olio su tavola (31x24,5 cm) datato tra il 1465 e il 1476, porta con sé un enigma ancora irrisolto: chi è quell'uomo? Lo stesso doppio titolo dell'opera è testimonianza della difficoltà ad attribuire un nome al volto così magistralmente dipinto dal pittore. Gli abiti che indossa sembrerebbero quelli dei marinai dell'epoca; qualche storico d'arte ha invece individuato, in quel volto, la figura di un uomo facoltoso, probabilmente un barone.
Restano ancora ignote anche le circostanze della commissione del dipinto: la tradizione orale narra che venne donato al barone di Mandralisca sull'isola di Lipari.
Il dipinto rappresenta, al centro, un uomo ripreso di tre quarti, su uno sfondo scuro. Gli abiti scuri, si mescolano e si confondono con lo sfondo, facendo del volto illuminato il vero centro del quadro.
A colpire è l'espressione del soggetto: a tratti sarcastica, a tratti beffarda, con l'enigmatico sorriso – quasi un ghigno –, gli occhi puntati verso lo spettatore (che donano al ritratto grande carica psicologica) e i lineamenti dall'incarnato rossiccio che rimandano all'influenza della pittura fiamminga su Antonello da Messina.
Chiunque sia l'uomo rappresentato dal pittore e tutt'oggi ammirato a Cefalù, il suo volto rimane impresso su tavola, misterioso, espressivo, enigmatico, beffardo.
Giovanna Garlisi