Dal sindaco Lagalla sostegno alla vertenza

Massiccia partecipazione in Sicilia allo sciopero nazionale dei metalmeccanici, con punte del 100% di adesione in diversi siti produttivi. Al cantiere navale di Palermo l’astensione dal lavoro è stata totale, così come nelle aziende A2A, Lamael, Ergo Meccanica, Energo e Tecta di Messina. Adesione piena anche nell’indotto della Ram, sempre nel messinese, con lo stop completo nelle aziende Cestaro Rossi, Officine De Pasquale, Amarù, Irtis e Pares. Alla Sirti l’adesione si è attestata intorno all’80%.
Presidi e manifestazioni si sono svolti in tutta la regione, con momenti di mobilitazione significativi al cantiere navale di Palermo e alla Dfv di Messina. Nel capoluogo siciliano si è tenuto un corteo regionale con la partecipazione di delegazioni di lavoratori provenienti da tutte le province.
La protesta, organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, rivendica il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, per il quale sono già state effettuate 40 ore di sciopero.
I segretari regionali Francesco Foti (Fiom), Pietro Nicastro (Fim) e Vincenzo Comella (Uilm) hanno sottolineato l’importanza del sostegno istituzionale per “superare il muro di intransigenza di Federmeccanica e arrivare a un giusto riconoscimento dei diritti e del valore del lavoro”.
I sindacati hanno incassato il sostegno del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che – riferiscono i rappresentanti sindacali – si è impegnato a inviare una nota ufficiale ai ministeri competenti per sottolineare la rilevanza della vertenza. Anche i consiglieri comunali Antonio Randazzo (M5S) e Dario Chinnici hanno annunciato un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori da portare al voto in Sala delle Lapidi.