Roma - Si è conclusa una delle trattative più complesse in ARAN per il comparto sanità. L’accordo firmato introduce una novità storica: l’accesso all’Area di Elevata Qualificazione anche per infermieri e professionisti sanitari senza laurea magistrale, ma con 7 anni di esperienza e titoli equipollenti, come previsto dalla Legge 43/2006. Antonio De Palma (Nursing Up) celebra la svolta: «Aperta una breccia nel sistema. Crescita e carriera non saranno più privilegio di pochi». Pur riconoscendo limiti del contratto — indennità insufficienti, pronte disponibilità limitate, risposte parziali su demansionamento e turni — il sindacato parla di una nuova stagione di riforme.

Altri punti chiave: Bandi annuali obbligatori per la mobilità, per favorire il ricongiungimento familiare; Formazione ECM più libera: i professionisti potranno scegliere i corsi di aggiornamento; Impegni per migliorare mense, turni dei genitori e strutture ECM nel prossimo CCNL (2025-2027); Indennità ostetriche equiparate a quelle infermieristiche, con l’obiettivo di una norma di legge dedicata.

De Palma conclude: «La firma è un punto di partenza. Continueremo a lottare per un contratto giusto, fondato su carriera, dignità, merito e adeguata retribuzione».