Palermo - Lunedì 26 maggio la Flai Cgil darà vita a una serie di presidi davanti a tutte le prefetture della Sicilia per chiedere l'attuazione delle misure previste dalla legge contro il caporalato, lo sfruttamento e per garantire la sicurezza sul lavoro nel settore agroalimentare. Le iniziative si inseriscono nella mobilitazione nazionale “Dai campi al voto. Per un lavoro tutelato, sicuro e giusto”, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica in vista del referendum dell’8 e 9 giugno.

“È fondamentale – ha dichiarato Tonino Russo, segretario generale della Flai Cgil Sicilia – votare e votare Sì, per contrastare la precarietà, tutelare i lavoratori dai licenziamenti illegittimi, rafforzare la sicurezza e il diritto alla cittadinanza. Sono temi che toccano direttamente la filiera agroalimentare”. In Sicilia, i lavoratori irregolari sono circa 20.000, il 10% del totale nazionale. L’isola registra anche un aumento preoccupante di infortuni e morti sul lavoro: 1.722 denunce nel 2024, 20 in più rispetto all’anno precedente, e 11 vittime nel solo settore agricolo.

“La mancanza di personale negli ispettorati – aggiunge Russo – rallenta i controlli e lascia spazio a gravi violazioni. I referendum sono un’occasione cruciale per alzare la voce e chiedere più qualità, diritti e tutele nel mondo del lavoro”. Con questi presidi, la Flai Cgil rilancia la lotta contro un sistema che continua a produrre sfruttamento e insicurezza, soprattutto nei campi.