La sanità pubblica siciliana torna sotto i riflettori con una nuova, pesante ombra sui conti dell’assessorato alla Salute. Il ministero della Salute ha inviato una nota ufficiale in cui si parla di un probabile disavanzo di circa 40 milioni di euro, legato principalmente alla gestione dei posti letto post-emergenza Covid. A complicare ulteriormente il quadro, la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per far luce su una serie di spese irregolari.
Secondo quanto emerso, sarebbero ben 39 gli interventi effettuati senza una copertura finanziaria adeguata: lavori, incarichi e forniture pagati fuori piano, con fondi non certificati. Le criticità coinvolgerebbero diversi territori, tra cui Trapani, Palermo, Catania, Messina, Sciacca e Siracusa.
“Da mesi chiediamo una seduta parlamentare urgente a Sala d’Ercole con la presenza del presidente Renato Schifani e dell’assessora alla Salute, Giovanna Volo Faraoni. – denuncia Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Ars – Vogliamo chiarezza su questo nuovo scandalo e soprattutto risposte concrete sul futuro della sanità nei nostri territori”.
Il rischio, secondo l’esponente pentastellata, è che Roma possa decidere di bloccare l'erogazione dei fondi, con ripercussioni pesantissime sui servizi essenziali.