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Enna - Patrimonio verde abbandonato: l'allarme di Manuel Cutaia sulla gestione del verde pubblico
Negli ultimi dieci anni, la gestione del verde pubblico a Enna ha subito un progressivo declino, portando la città a perdere il suo patrimonio arboreo senza un vero piano di ripristino. A denunciare questa deriva è Manuel Cutaia, membro esecutivo comunale del Partito Democratico, che accusa l'amministrazione di miopia e incapacità di pianificazione, intervenendo solo in emergenza senza una strategia preventiva.
Il verde pubblico non è una semplice questione estetica: rappresenta un elemento essenziale per la qualità della vita dei cittadini. La vegetazione urbana riduce il calore, migliora la qualità dell'aria, previene il dissesto idrogeologico, favorisce l'aggregazione sociale e protegge la biodiversità locale. Eppure, in dieci anni, Enna non ha visto alcun piano strutturato di rimboschimento con essenze idonee al territorio. Un progetto in tal senso era stato avanzato dall'allora assessore Sanfilippo, ma è rimasto lettera morta, schiacciato tra rimpasti di Giunta e incertezze amministrative.
Per sopperire alle proprie mancanze, l'amministrazione ha tentato di affidare la gestione di alcune aree verdi ai privati, come avvenuto per le rotonde e la zona Monte. Se da un lato alcuni interventi hanno prodotto spazi più curati, dall'altro i risultati sono stati disomogenei, con molte aree ancora abbandonate a sé stesse. Perché, allora, non estendere questa strategia alle numerose zone dimenticate della città? Seppur frutto della necessità, questa soluzione potrebbe trasformarsi in un'opportunità concreta per il decoro urbano.
Enna aspira a un futuro turistico, ma quale impressione può lasciare una città dai parchi chiusi, giardini incolti e viali spogli? L'amministrazione ha dimostrato capacità nel reperire fondi PNRR per il restauro del patrimonio storico-artistico, un'operazione meritoria e necessaria. Tuttavia, il verde pubblico è stato inspiegabilmente trascurato. Esistono finanziamenti europei e nazionali per la riforestazione urbana, la manutenzione degli spazi verdi e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Possibile che Enna non sia stata in grado di intercettarli? Se il decoro e il benessere dei cittadini non sono una priorità, almeno il rilancio turistico lo dovrebbe essere. Il rischio, altrimenti, è che il verde pubblico continua a scomparire nell'indifferenza generale, portando con sé anche il futuro della città.
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