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Enna - Mensa scolastica: tariffe inique e scelte sbagliate, l'Amministrazione riveda subito i criteri!
Il consigliere comunale di SiAmoEnna, Giuseppe Trovato, interviene con fermezza nel dibattito sulla mensa scolastica e sui presunti bonus introdotti dall'Amministrazione Comunale, denunciando l'ingiustizia delle tariffe attuali e la gestione poco lungimirante delle risorse pubbliche.
“La questione della mensa scolastica è l'ennesima dimostrazione dell'incapacità dell'Amministrazione di affrontare e risolvere i problemi della comunità”, afferma Trovato. “Da anni ci trasciniamo spese insostenibili, come i circa 700mila euro annui destinati al randagismo, mentre per far quadrare un bilancio sempre più povero si sacrificano servizi essenziali come la mensa scolastica.”
Trovato chiede innanzitutto trasparenza: è necessario che il Comune chiarisca quale sia la reale percentuale di compartecipazione al servizio mensa. Inoltre, sottolinea come le tariffe attuali siano palesemente uniche. “Se davvero l'Amministrazione volesse garantire giustizia sociale, dovrebbe fissare una fascia di reddito elevato (almeno 35mila/40mila euro di ISEE) al di sopra della quale le famiglie si assumono interamente il costo del servizio. Contestualmente, occorre ampliare la fascia di esenzione fino a 12mila/15mila euro di ISEE e creare due o tre fasce intermedie, così da garantire un contributo più equo per tutti.”
L'attuale soglia massima di 22mila euro di ISEE, oltre la quale si è considerati “ricchi”, è una scelta ingiusta e insostenibile. “Definire 'benestanti' le famiglie con un reddito di 22mila euro è semplicemente ridicolo e vergognoso”, conclude Trovato.
Se l'Amministrazione non rivedrà le proprie decisioni, il consigliere annuncia battaglia: “Porteremo la questione in Consiglio Comunale, perché i servizi essenziali non possono essere trattati con superficialità.”
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