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Aci Sant'Antonio (CT) - Giornata della memoria: il sindaco fa affiggere il ‘Manifesto della razza’
Il Sindaco di Aci Sant'Antonio, Quintino Rocca, ha fatto affiggere, negli spazi pubblici del Comune, Il Manifesto della Razza in due versioni: una riproducente integralmente il testo originale e l'altra modificata con le parole della senatrice Liliana Segre, che condanna il concetto di razza e sottolinea l’importanza del rispetto.
«Si tratta di una provocazione – ha spiegato il sindaco – per rendere chiaro che il razzismo e il fascismo non furono fantascienza: quelle mostruosità sono accadute davvero, e sono accadute in Italia. La tendenza ad annacquare la storia tende a prendere piede con forza sempre maggiore e per questo la memoria va tenuta in piedi anche con gesti che facciano rumore. Riportiamo oggi il Manifesto sotto gli occhi della gente per rendere chiaro cosa era diventato questo Paese, e abbiamo deciso di proporlo sia nella versione (per così dire) originale, sia in una versione strappata e avversata dalle parole di una grande donna del nostro tempo, che ha combattuto e battuto il fascismo, cioè Liliana Segre».
Il Manifesto della razza fu pubblicato, la prima volta il 5 agosto 1938, nel primo numero del quindicinale "La difesa della razza" fondato e diretto da Telesio Interlandi dal 1938 al 1943.
Telesio Interlandi, di Charamonte Gulfi (RG), giornalista, seguì La marcia su Roma per il quotidiano La Nazione di Firenze: prima che dirigesse il quotidiano “La difesa della razza”, di marcata vocazione fascista, ebbe un ruolo di primo piano, con Francesco Lanza e Nino Savarese anche nel periodico letterario "il Lunario Siciliano", che sotto la sua direzione, fu trasferito da Enna a Roma nel maggio 1928.
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