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Catanzaro – Martina Guzzi la prima vittima dell’airbag difettoso montato da Citroën
Nello scorso mese di maggio la Citroën aveva avviato una campagna di richiami in concessionaria per intervenire sugli airbag prodotti da un’azienda giapponese fallita nel 2017, la Takata, installati su alcuni modelli.
Una ragazza di 24 anni, Martina Guzzi è morta lo scorso 28 maggio a Catanzaro a seguito di un incidente frontale nel quale era stata coinvolta la Citroën C3 del fidanzato, nella quale in quel momento era alla guida.
Gli accertamenti esperiti a seguito del sinistro hanno consentito ai consulenti della Procura di Catanzaro di appurare che la sventurata ragazza è stata vittima del malfunzionamento dell’airbag che, in quella circostanza, avrebbe proiettato un corpo metallico con una potenza tale da essere assimilata ad un colpo di arma da fuoco.
La Casa automobilistica francese aveva invitato oltre 600 mila proprietari di modelli C3 e DS3, prodotti tra il 2009 ed il 2019, con installato a bordo l’airbag Takata, a sospendere immediatamente la guida del proprio veicolo, avvertendo che in caso di incidente, il dispositivo di protezione avrebbe potuto gonfiarsi con forza eccessiva, provocando lesioni gravi o addirittura la morte.
Anche il fidanzato di Martina Guzzi aveva ricevuto la lettera che lo invitava a portare la propria C3 in assistenza e assicura di aver scritto alla Citroën rendendosi disponibile per sistemare il problema. Ma la casa automobilistica stessa, in relazione al richiamo, ammetteva la necessità di tempi lunghi: “Siamo pienamente consapevoli del fatto che, al momento, i clienti potrebbero incontrare alcune difficoltà o tempi di attesa più lunghi per la soluzione di mobilità”.
Foto: https://www.open.online/2024/07/23/catanzaro-incidente-martina-guzzi-airbag-takata/
Filippo Giunta
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