Nella mattinata di oggi, 21 luglio 2024, la Polizia di Stato di Enna e il Comune di Piazza Armerina hanno commemorato il 45° anniversario dalla scomparsa del Vice Questore Dott. Giorgio Boris Giuliano.

Presso il Cimitero di Piazza Armerina, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto di Enna, di autorità religiose, civili e militari, sono state deposte due corone sulla tomba di Boris Giuliano dal Questore di Enna e dal Sindaco di Piazza Armerina. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni, che hanno voluto rendere omaggio alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata.

Successivamente, alle ore 10.00, presso la Cattedrale di Piazza Armerina, si è tenuta una Santa Messa in onore del Vice Questore Giuliano. La funzione religiosa è stata un momento di raccoglimento e riflessione sulla figura di Giuliano, il cui impegno e coraggio sono ancora oggi un esempio per tutti.

Giorgio Boris Giuliano nacque a Piazza Armerina il 22 ottobre 1930. Durante i dieci anni di servizio presso la Squadra Mobile di Palermo, si distinse per la sua determinazione e forza nella lotta contro le cosche mafiose palermitane. Il suo lavoro, caratterizzato da importanti successi contro Cosa Nostra, anche grazie alla collaborazione della Polizia statunitense, si interruppe tragicamente il 21 luglio 1979, quando venne assassinato con sette colpi di pistola alle spalle.

Il suo sacrificio non è stato dimenticato. Il 18 maggio 1980, Giorgio Boris Giuliano è stato insignito della Medaglia D’Oro al Valor Civile, riconoscimento che testimonia il suo eroismo e la sua dedizione al dovere.

La Questura di Enna, con un provvedimento del Capo della Polizia del 9 maggio 2006, ha intitolato la sede di alcuni uffici di polizia ubicati ad Enna Bassa a Giorgio Boris Giuliano, perpetuando così la memoria di un uomo che ha dato la vita per la giustizia.

Oggi, a 45 anni dalla sua scomparsa, la comunità di Piazza Armerina e le autorità presenti hanno voluto ricordare e onorare un grande servitore dello Stato, la cui eredità continua a vivere attraverso l'impegno quotidiano di chi lotta contro la mafia e difende la legalità.