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Bambini – Cibo – genitori – gli altri
Spesso capita di sentir parlare mamme e papà preoccupati perché i figli non mangiano. Mi spiegava un anziano pediatra che i bambini sani mangiano, chi più chi meno ma mangiano. Se non mangiano o sono malati o sono viziati.
Si sa che i bambini nascono senza vizi, né pregiudizi; crescendo vengono influenzati in modo positivo o negativo dal comportamento dei genitori, nonni, altri famigliari e spesso anche dalle babysitter.
Uno dei fattori più importanti nella crescita dei bambini è farli mangiare bene: naturalmente mamme e papà sono contenti quando mangiano, non saltano mai un pasto, non rifiutano il latte o le pappe di qualsiasi tipo. Però capita che, per un motivo qualsiasi rifiutano il cibo. Cosa succede? La mamma si agita, il papà pure, i nonni cominciano a distribuire consigli e rimedi, si mettono in campo sonagli, si accende il televisore, si cercano i giocattoli che si muovono, si inventano balletti, smorfie e altro. I bambini “captano tutto” e guarda caso, al prossimo pasto rifiutano il cibo perché hanno capito, a differenza degli adulti, che se mangiano non succede nulla se non mangiano si godono con grande soddisfazione lo spettacolo di tutti i famigliari turbati, inquieti, afflitti, ansiosi, irrequieti e trepidanti. Sarebbe essenziale sapere che se il/la bambino/a salta un pasto non muore, quindi, se ci si preoccupa troppo del niente vengono fuori i caprici: loro diventano mutevoli, irragionevoli, tiranni e viziati. Il merito, senza dubbio, è dell’atmosfera che si vive in casa nell’ora della pappa e del rapporto che hanno instaurato i genitori con i propri bambini.
Alcune affermazioni di genitori sul rapporto che i figli hanno con il cibo:
Figlio 2 anni: prima di mangiare gli facciamo fare sempre un giro col passeggino altrimenti non mangia.
Figlia 4 anni: per farla mangiare gli metto davanti il telefonino con i giochini
Figlia 6 anni: ogni volta che deve mangiare le prometto un regalino altrimenti non mangia.
Figlio 4 anni: per farlo mangiare lo devo inseguire per tutta la casa.
Due figli una di 7 anni l’altro di 2: quella di sette anni deve essere imboccata, quello di 2 mangia da solo. la mamma con senso di colpa afferma: ho imparato in ritardo.
Figlia 8 anni: se insisto troppo per farla mangiare mi butta il piatto in aria, non so più cosa fare, con mio marito abbiamo deciso di portarla dal medico. Chissà se invertendo le parti le cose cambierebbero in meglio?
Figlio di 5 anni: a colazione mangia regolarmente qualsiasi cosa perché segue un cartone animato che gli piace tanto, invece a pranzo e cena appena capisce che è il momento di mangiare sparisce, allora noi abbiamo deciso di farlo mangiare secondo le sue preferenze, tipo pizzette, patatine, brioscine, panini con la nutella, bombette alla crema, l’importante che mangia.
Caso raro: 4 figli anni 9,7,5,2 anni: si mangia tutti insieme, a tavola è sempre una festa, si parla, ognuno racconta le cose che ha fatto all’asilo o a scuola. Un momento di gioia e spensieratezza.
Nei paesi poveri molti bambini hanno fame ma muoiono prima dei tre anni perché non hanno da mangiare, nei paesi ricchi i bambini non mangiano perché non hanno mai provato la fame.
Angelo Miano osservatore indipendente
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