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Oltre la Disabilità - "Grande Fratello Vip" apre le porte alla disabilità
Devo essere sincero, non sono un fan di Grande fratello vip, ma la cosa che quest’anno mi ha portato a seguire il programma è stato Manuel Bortuzzo, un giovane ventenne che il 3 febbraio del 2009 per errore fu raggiunto da un proiettile per uno scambio di persona. Il proiettile lo colpì nella spina dorsale, non gli costerà “la vita”, ma essa cambierà del tutto a causa di una paralisi che lo costringe su una sedia a rotelle. Manuel aveva tutto quello che un ragazzo della sua età poteva desiderare, era un nuotatore, un atleta uno sportivo, un ragazzo come tanti che amava la vita. Per una persona abile perdere la propria autonomia è come “perdere la propria vita” visto che non sarà più quella di prima. Ciò nonostante Manuel la affronterà nei migliori dei modi, non come un vinto ma come un vincitore, non alle olimpiadi di Tokyo, alle quali doveva partecipare nel 2020, ma come vincitore di una sfida più importante che è quella dalla vita. Una vita diversa di quella alla quale era abituato a vivere, fatta di un lungo percorso riabilitativo durante il quale è riuscito a scrivere anche un libro, “Rinascere”, dove narra la sua storia e come per l’appunto è cambiata dopo il suo incidente, per poi diventare oggetto di un docufilm dal titolo “L’ultima gara” che vede come protagonisti quattro ex nuotatori che non si sono lasciati fermare dai drammi della vita e uno di questo è proprio Manuel.
La sua presenza all’interno del programma Grande Fratello ha un preciso scopo, abbattere i muri e i tabù che ancora questa società, che si reputa moderna, nel 2021 ha nei confronti della disabilità. Per Manuel il suo ingresso al Grande Fratello ha lo scopo di far comprendere ai telespettatori cosa vuol dire disabilità, cosa significa per un disabile “alzarsi la mattina, vestirsi e fare le cose minime” e poi continua ad affermare Manuel che la forza del Grande Fratello Vip sta proprio nel proporre personaggi della società reale con i loro limiti e le loro difficoltà. Forse tanti penseranno che inserire una persona con disabilità in un contesto del genere significa spettacolizzare la disabilità, ma anche una persona disabile fa parte di questa nostra società e in quanto tale va rappresentata nei migliori dei modi, speriamo solamente che Manuel riesca a raggiungere questo obbiettivo e che non si faccia travolgere dalla spettacolarità del programma e faccia venire fuori la sua parte umana. Ma nonostante il programma sia iniziato da poco, Manuel si è ritrovato a dover subire le solite battute di poco gusto che molto spesso le persone con disabilità si ritrovano a dover subire. Questa volta “il cretino di turno” è stato Alex Belli in compagnia di Soleil Sorge e Davide Silvestri i quali hanno parlato della probabilità di essere eliminati e allora l’attore afferma “Piano piano cadranno tutti e l’ultimo a rimanere è Manu perché non può cadere” con una lunga risatina che fa riferimento al l'impossibilità di cadere visto che si trova su una sedia a rotelle; "Manuel è caduto quando gli hanno sparato e - conclude l'attore - a un certo punto cadono a uno a uno a terra. Uno alla volta tutti cadiamo… l'ultimo rimane. Manu perché non può cadere" e via con una risatina. Frase che scatena i social e mass media vedendola molto offensiva nei confronti di Manuel, ma non tutti sono della stessa opinione. L’attrice e scrittrice Antonella Ferrari affetta dalla sclerosi multipla, ospite di Pomeriggio Cinque, nel commentare l’accaduto non reputa l’affermazione di Belli offensiva, ma piuttosto veritiera, “la persona con disabilità è vero che non può cadere” se ci pensiamo bene; ma Manuel, continua la Ferrari, da persona intelligente come è, penso che non l’abbia presa male, piuttosto da persona con disabilità, si è sentita offesa in altre situazioni. Altro fatto che viene contestato è la risata di Belli, anche qui la Ferrari sostiene che pur nella disabilità bisogna mettere quel pizzico di leggerezza, non per forza bisogna essere pesanti perché la persona ha una disabilità. La domanda che ci si pone è: la disabilità si prende in giro? Su questa domanda vi sono opinioni diverse, c’è chi dice che la disabilità non si prende in giro, come il giornalista Michele Cucuzza, e c’è chi come la Ferrari continua a sostenere che le persone con disabilità si prendono in giro tra di loro, un modo per affrontare la propria disabilità in modo più sereno. Tutti si prendono in giro l’uno con l'altro, soprattutto quando si è tra amici e poi Manuel all’inizio del programma aveva chiesto di non volere sconti, di volere essere trattato come gli altri. Da parte mia, mi ritrovo sulla stessa scia d’onda della Ferrari, anche sulla disabilità è possibile fare dell’ironia, la persona con disabilità deve essere il primo a farla. Certo se ci pensiamo bene non è facile accettare l’ironia degli altri sulla tua disabilità, soprattutto se con quest’ultimo non c’è molta confidenza e poi dipende anche dal contesto in cui viene fatta e se il diretto interessato è presente o meno. Nel caso raccontato, come già abbiamo appreso, Manuel non è presente e quindi non può essere contestualizzato in un momento di scherzo. Comunque, a parte questa caduta di stile per molti da parte di Alex Belli nei confronti di Manuel Bortuzzo, quest’ultimo è un personaggio tutto da scoprire. Manuel ha l’occasione, all’interno del Grande Fratello, di rappresentare il mondo della disabilità affrontando temi seri e costruttivi. Manuel ha nelle mani un potente mezzo di comunicazione tra le mani, speriamo veramente che riesca a sfruttarlo nel migliori dei modi per riuscire a dare una immagine più positiva del mondo della disabilità, che molto spesso viene emarginato anche dal mondo dello spettacolo come parte attiva; chissà se un giorno vedremo un programma presentato da una persona con disabilità, ancora forse uno dei pochi contesti sociali dove non è avvenuta una vera e propria integrazione delle persone con disabilità.
Andrea Fornaia
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