Giovanni Pistorio, segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, sostiene la necessità di estendere alle famiglie di chi ha perso la vita o è stato ferito sul lavoro, come i coniugi e gli orfani, le stesse garanzie e benefici previste per le vittime del dovere, come quelle delle forze dell’ordine o vittime di terrorismo e mafie. Attualmente, i familiari dei morti di lavoro sono classificati tra le categorie protette ai sensi della legge 68/99 e possono accedere a misure di collocamento obbligatorio e altri benefici previsti dalla legge 407/1998. Tuttavia, Pistorio evidenzia che queste famiglie spesso rimangono sole e dimenticate, anche dopo le prime manifestazioni di dolore, e sottolinea l’importanza di un riconoscimento più adeguato e di iniziative legislative che equiparino i diritti delle vittime di incidente sul lavoro a quelli delle vittime del dovere. La proposta si inserisce in un contesto di sensibilità crescente, con il supporto di sindacati e istituzioni, per una maggiore tutela delle famiglie dei lavoratori deceduti o feriti.