Il presidente dell'Assemblea Territoriale Idrica (ATI) di Enna, Nino Cammarata, ha illustrato il piano condiviso con gli altri sindaci della provincia per contenere le tariffe idriche. L'assemblea del 6 febbraio ha rappresentato un momento di confronto sulle strategie da adottare per ridurre i costi in bolletta, considerando la necessità di interventi su più livelli per ottenere risultati concreti.

Uno degli aspetti centrali riguarda la revisione della quota del 31% degli investimenti nella rete idrica attualmente a carico dei consumatori, come stabilito dal Piano d'Ambito votato nel 2025. Per valutare la possibilità di ridurre questa percentuale, l'ATI sta collaborando con studi di consulenza specializzati e intende avviare un dialogo con le autorità competenti, con l'obiettivo di alleggerire l'incidenza di tali costi sulle bollette. I sindaci stanno esaminando le proposte ricevute e si pongono l'obiettivo di rivedere l'intero sistema idrico, compreso il Piano d'Ambito e il rapporto contrattuale con il gestore, mantenendo un approccio unitario.

Un altro nodo centrale riguarda il piano tariffario di AcquaEnna per il 2024 e il 2025, che presenta discrepanze rispetto alle ipotesi inizialmente elaborate dai sindaci. Sebbene vi siano posizioni differenti, si punta a individuare un compromesso attraverso la revisione degli investimenti programmati. Tuttavia, la decisione finale spetta all'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), chiamata a garantire l'equilibrio economico-finanziario della gestione e la continuità del servizio. Anche un'eventuale decisione unilaterale dell'Assemblea per un consistente taglio delle tariffe potrebbe risultare inefficace senza l'approvazione di ARERA, che interverrebbe per garantire la sostenibilità del sistema.

Per ridurre le tariffe, l'ATI sta valutando una selezione degli investimenti previsti, privilegiando quelli strettamente necessari e rinviando quelli meno urgenti, a meno che non siano finanziati interamente a fondo perduto, come nel caso dei progetti legati al programma React-EU.

Nel corso dell'assemblea è stata inoltre discussa la proposta del deputato regionale Venezia di introdurre una tariffa idrica unica a livello regionale. Cammarata ha espresso parere favorevole, ricordando che l'idea era già stata avanzata dal governo di Nello Musumeci, sebbene successivamente respinta. L'adozione di una tariffa unificata potrebbe rappresentare un passo avanti verso una maggiore equità e sostenibilità economica del settore idrico.

L'assemblea ha evidenziato la necessità di un approccio complessivo per il contenimento delle tariffe idriche, puntando su un equilibrio tra la sostenibilità finanziaria del servizio e la riduzione dei costi per i cittadini. La revisione degli investimenti, il confronto con ARERA e l'eventuale introduzione di una tariffa unica regionale saranno i principali strumenti su cui si baserà l'azione dei sindaci ennesi nei prossimi mesi.