Il vescovo Rosario Gisana e il vicario giudiziale Vincenzo Murgano della Diocesi di Piazza Armerina sono indagati per falsa testimonianza dalla Procura di Enna. L’accusa si collega al caso del sacerdote Giuseppe Rugolo, condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per violenza sessuale aggravata su minori.

Secondo l'accusa, Gisana e Murgano avrebbero fornito dichiarazioni false durante le indagini e il processo. La Procura ha notificato loro un avviso di conclusione delle indagini, dando la possibilità di chiedere un interrogatorio o presentare memorie difensive.

La sentenza contro Rugolo ha anche dichiarato la Curia responsabile civile, obbligandola a risarcire i danni alla vittima, ma sia Rugolo che la Curia hanno fatto ricorso in appello. Il legale del vescovo contesta la responsabilità civile della Curia, sostenendo che essa non possiede personalità giuridica.

La vicenda ha avuto origine nel 2020, quando la vittima, temendo che la Chiesa non intervenisse, denunciò i fatti alla polizia. Già nel 2018 la questione era stata segnalata al vescovo e ad altri sacerdoti, ma un procedimento ecclesiastico si concluse senza esiti, in quanto i fatti risalivano al periodo in cui Rugolo era seminarista.

Il caso ha riacceso le polemiche sulla gestione delle denunce nella Chiesa, con pesanti accuse rivolte alla Curia per omissioni che avrebbero favorito gli abusi.