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Roma - L'Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti: appello al buonsenso per le nuove tariffe sanitarie
L'AISI – Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti – in relazione alle nuove tariffe decise dal Ministero della Salute e approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, esprime preoccupazione per l’equilibrio del sistema sanitario privato accreditato e l’impatto che queste modifiche potrebbero avere sui cittadini.
A parere di Karin Saccomanno, Presidente di AISI, “Le nuove tariffe, che vanno dal 30% al 60% in meno, rischiano di compromettere gravemente la sopravvivenza delle strutture private accreditate, che sono fondamentali per il supporto al Sistema Sanitario Nazionale. Ci domandiamo come possano queste strutture sopravvivere con risorse così insufficienti, soprattutto in un periodo in cui l’intero settore sanitario è sotto pressione. Queste tariffe non solo non coprono i costi operativi, ma mettono in pericolo anche la qualità dei servizi erogati.”
Giovanni Onesti, Direttore Generale di AISI, aggiunge: “Non possiamo ignorare che con l’attuale modello, molte strutture potrebbero essere costrette a ridurre i propri servizi o, peggio ancora, a chiudere. Questo avrebbe come risultato il sovraccarico del sistema pubblico, già in difficoltà, e l’aumento delle liste di attesa. È un errore strategico che potrebbe avere gravi ripercussioni sociali. Le strutture private accreditate sono una risorsa che non può essere ignorata, perché il loro indebolimento non fa altro che aggravarne i problemi del pubblico.”
L'AISI, pur riconoscendo gli importanti sforzi per rilanciare e potenziare il SSN, ritiene fondamentale che venga preservata la capacità delle strutture private di supportare il sistema pubblico e pertanto chiede - concludono Saccomanno e Onesti - "una revisione urgente delle tariffe e un dialogo costruttivo con il Ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni per definire un sistema che garantisca non solo la sostenibilità economica delle strutture, ma soprattutto la continuità e la qualità dei servizi erogati a favore dei cittadini".
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