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Palermo - Regione, diecimila euro per studiare in Sicilia
L'obiettivo principale, chiaramente delineato nella relazione d'accompagnamento al ddl Variazioni di bilancio, è quello di “rallentare il flusso di giovani intelligenze” che abbandonano la Sicilia per proseguire gli studi altrove. A tal fine, la Regione ha introdotto il “prestito d’onore”.
Questa misura utilizza fondi del PON Ricerca e competitività 2014-2020 ed è rivolta agli studenti universitari iscritti nelle università siciliane. Il prestito può arrivare fino a diecimila euro e sarà erogato da istituti di credito che parteciperanno all'iniziativa. La dotazione finanziaria complessiva è di sei milioni di euro, destinati all'Irfis, per coprire gli interessi sui prestiti e costituire un fondo di garanzia che coprirà fino al 30% del finanziamento.
Il prestito avrà una durata di dieci anni, con un periodo di preammortamento che può durare fino a cinque anni, durante il quale il debitore pagherà solo gli interessi. Gli interessi saranno coperti direttamente dalla Regione alle banche tramite l'Irfis, che gioca un ruolo centrale anche nelle misure a sostegno delle imprese.
I requisiti per accedere a questo prestito sono pochi e chiari: è necessario essere iscritti al primo anno o a anni successivi delle università, con almeno il 50% dei Crediti formativi acquisiti per ogni anno accademico, e avere un Isee inferiore a ventimila euro.
La fase operativa di questa misura sarà definita attraverso un tavolo tecnico tra la Regione Siciliana, l'Irfis e l'Abi Sicilia, che porterà alla creazione di una convenzione con gli istituti coinvolti. Le modalità di attuazione saranno stabilite tramite un decreto dell'assessore regionale per l'Economia, Alessandro Dagnino, simile a quanto avviene per le norme di sostegno alle imprese.
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