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Enna – Notte da incubo al pronto soccorso dell’Umberto I, intervengono ancora una volta le forze dell’ordine
“Metti una notte al Pronto Soccorso”: potrebbe essere il titolo di un film drammatico, se volete anche horror, ma invece è la triste realtà.
Il pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I di Enna è sempre più nell’occhio del ciclone perché non riesce a smaltire l’enorme domanda di aiuto alla salute. Non passa giorno che non si accendono gli animi di chi è costretto ad aspettare ore per ricevere attenzione e cure.
Certo la problematica è più complessiva e riguarda tutto il mondo “Pronto Soccorso” in Italia, ma questo significa poco.
Ieri sera sono intervenute per l’ennesima volta le forze dell’ordine per sedare gli animi surriscaldati di quanti erano stanchi di aspettare il loro turno da ore.
Sul posto è arrivato il primario e quanti altri per rimettere a posto le cose.
Dalle informazioni raccolte pare che di turno fosse un solo medico coadiuvato da quei pochi infermieri in turno e si sarebbe sentito male a causa dello stress accumulato.
E non sarebbe la prima volta, perché pare che quando sono parecchi i medici, raggiungono il numero di 3 e spesso tutti i reparti dell’ospedale devono mandare loro medici a supportare il personale del pronto soccorso, lasciando scoperto, così ci dicono, i reparti.
In pianta organica i medici sono 19 ma si è lontanissimi da questo numero ed allora i tempi di attesa per l’utenza sono davvero lunghi e snervanti. Nei giorni scorsi un bambino che aveva bisogno di alcuni punti di sutura ha dovuto aspettare ben 8 ore prima di essere visitate e curato.
I casi sono tantissimi, le richieste di aiuto pure e allora che fare? Il personale fa quello che può, lavorando tantissimo.
E’ anche vero che il cittadino che non sta bene ricorre immediatamente al pronto soccorso, anche se non è proprio necessario, quando invece potrebbe consultare il proprio medico o rivolgersi alla guardia medica.
Ma il cittadino a chi di deve rivolgersi per qualche aspetto più serio se la medicina territoriale, funziona poco, male e a volte è anche inesistente?
Chi può risolvere tale problematica è il managment dell’Asp, di concerto con la Regione Sicilia. Le soluzioni non sono facili, ma questo interessa poco o nulla a chi non sta bene e ha bisogno di cure.
Massimo Castagna
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