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Bruxelles - Rearm Europe: Ignazio Marino "Bocciata l'arroganza di Von der Leyen"
La Commissione Affari Giuridici (JURI) dell’Europarlamento ha respinto la richiesta avanzata dalla Commissione europea di invocare l’articolo 122 del Trattato sul Funzionamento dell’UE per dar vita a “SAFE”, il meccanismo di prestiti comuni da 150 miliardi di euro alla base del piano “Rearm EU” proposto da Ursula von der Leyen. Con questo parere, i deputati della JURI hanno di fatto impedito alla Commissione di adottare lo strumento senza il via libera del Parlamento europeo.
Sul voto è intervenuto l’eurodeputato Ignazio Marino (Greens/EFA), che ha definito «senza precedenti» il «vulnus democratico» rappresentato dall’invocazione dell’art. 122, un escamotage che – secondo lui – avrebbe allontanato le istituzioni dai cittadini e alimentato il sentimento di un deficit democratico. Marino ha ricordato che, a differenza dei deputati, von der Leyen non è stata eletta direttamente dai cittadini degli Stati membri, e che la presidente, «temendo il confronto con il Parlamento che l’ha nominata», ha mostrato «estrema debolezza», trasformando un’iniziativa di mobilitazione di risorse potenzialmente fino a 800 miliardi in un atto «pericoloso per l’Europa».
Secondo l’eurodeputato, destinare parte del bilancio comunitario al rafforzamento degli armamenti nazionali sottrarrebbe risorse fondamentali alle politiche di giustizia sociale e alla transizione ecologica. Marino ha ribadito che un autentico processo di integrazione europea in materia di difesa dovrebbe puntare semmai a razionalizzare gli strumenti esistenti, con l’obiettivo di ridurre la spesa militare complessiva.
Infine, l’eurodeputato ha invitato Ursula von der Leyen a «fare un bagno di umiltà» presentandosi in Aula per sottoporsi al dibattito e rispettare le regole democratiche. In caso contrario, ha ammonito, la presidente «si assumerà la responsabilità politica di un grave conflitto istituzionale».
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