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Romania - L'Università "Dunărea de Jos" respinge le accuse e ribadisce il rispetto delle normative europee
L'università rumena Dunarea De Jos interviene sulle polemiche di questi giorni con una lunga nota inviata alle massime autorità italiane, che abbiamo così riassunto.
In risposta alla Vostra nota del 30 dicembre 2024 (Prot. Ufficiale U.0017981) – mai formalmente pervenuta, se non per vie informali – si contestano fermamente i contenuti e le espressioni lesive dell'onore e dell'immagine della nostra Università, chiarendo al contemporaneo i fondamenti normativi che legittimano il nostro operato a Enna.
Le contestazioni sollevate erano già state oggetto di un procedimento giudiziario nel 2015, conclusosi con sentenza definitiva di rigetto (19.07.2016), mai opposto. Pertanto, riproporre le stesse rimostranze ha il solo fine di diffondere informazioni inesatte e pregiudizievoli per il nostro Ateneo.
Si respinge inoltre l'interpretazione dell'articolo VI.5 della Convenzione di Lisbona, che, contrariamente a quanto sostenuto, non vincola il riconoscimento delle qualifiche accademiche all'accreditamento dell'istituzione estera, salvo differenze sostanziali nei programmi, inesistenti nel nostro caso. Una simile lettura contrasterebbe con l'articolo III della stessa Convenzione, che impone agli Stati membri di favorire il riconoscimento dei titoli accademici evitando barriere discriminatorie.
L'Università "Dunărea de Jos" opera in Italia nel rispetto del diritto di stabilimento e della libera prestazione di servizi garantiti dal TFUE (artt. 49 e 56), senza necessità di accreditamento nell'ordinamento italiano. L'estensione della Facoltà di Medicina e Farmacia a Enna opera sulla base dell'accreditamento ARACIS e della Decisione Governativa romena, che annunciano annualmente il numero di studenti ammessi.
ARACIS, membro ENQA ed EQAR, garantisce la conformità dei programmi agli standard europei, assicurando la qualità e facilitando la mobilità accademica nello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.
Il corso offerto dall'Università "Dunarea de Jos" è equivalente a quelli degli Atenei europei, compresa l'estensione di Enna, senza alcuna condizione per il riconoscimento del titolo. La normativa richiamata non è pertinente, in quanto disciplina solo filiazioni e accreditamenti di istituzioni estere in Italia.
L'estensione universitaria, secondo la Legge n. 199/2023 della Romania, è un'unità accademica senza personalità giuridica, istituita con l'approvazione del Senato accademico e non soggetta ad autorizzazioni esterne. La sua attività è regolata solo dalle normative rumene, senza necessità di conformarsi alle leggi di altri Stati, inclusa l'Italia.
Le procedure italiane per l'ammissione e l'immatricolazione degli studenti internazionali si applicano solo a chi necessita di visto, escludendo i cittadini UE, come gli studenti iscritti a Enna. Pertanto, i titoli rilasciati dall'Università, conformi alla Direttiva 2005/36/CE, devono essere riconosciuti automaticamente in Europa, compresa l'Italia, in base al D.Lgs. 206/2007.
Il riconoscimento delle qualifiche ottenute presso un centro di formazione situato in Italia o in un altro Stato membro dell'UE è garantito previa verifica dell'autorità competente italiana in collaborazione con l'autorità dello Stato d'origine. Tale verifica riguarda la certificazione del programma formativo, l'equivalenza del titolo rilasciato ei diritti di accesso alla professione.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 22/2022, ha confermato il principio del riconoscimento automatico dei titoli esteri conformi alla Direttiva 2005/36/CE e al D.Lgs. 206/2007, salvo differenze sostanziali. Questo principio, sostenuto anche dalla Corte di Giustizia Europea, ribadisce la prevalenza del diritto comunitario sulla normativa nazionale in materia di mobilità professionale.
L'assenza di accreditamento locale in Italia non è motivo per negare il riconoscimento di un titolo rilasciato in Romania, in linea con la Convenzione di Lisbona, che promuove il mutuo riconoscimento accademico. Il Ministro Bernini ha chiarito che l'istituto rumeno operante a Enna non è accreditato dal MUR per il rilascio di titoli italiani, ma il riconoscimento dei titoli esteri segue le disposizioni della Convenzione di Lisbona.
Infine, viene respinta la contestazione sulla presunta mancanza di trasparenza da parte dell'Ateneo, poiché gli studenti sono sempre stati informati sulla natura del loro titolo di studio.
Il titolo di studio rumeno conseguito al termine del percorso formativo è valido secondo la normativa vigente e conforme agli standard europei, pertanto utilizzabile in tutto il territorio comunitario.
Per quanto riguarda la diffida sull'uso del termine "laurea", si contesta l'interpretazione dell'art. 10 del DL 580/1973, che non prevede alcun divieto esplicito per istituzioni non accreditate dal MUR. La normativa citata, infatti, aveva finalità specifiche legate all'organizzazione universitaria italiana dell'epoca e non attribuisce diritti esclusivi sull'uso del termine. Inoltre, non vi è alcun riferimento alla parola "laurea" sul sito web dell'Università in questione.
L'Università ribadisce la piena legittimità del proprio operato nel rispetto delle norme europee e invita il Ministero dell'Università e della Ricerca a riconsiderare la propria posizione. In caso contrario, si riserva di intraprendere azioni legali per tutelare i propri diritti e quelli degli studenti.
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