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Enna - ANCE:" Il nuovo Codice ha creato un mostro che sta premiando furbi e corrotti"
L'ANCE ennese ha pubblicato una nota riguardante i dati del primo semestre del 2024 sulle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici da parte delle amministrazioni provinciali.
Sabrina Burgarello ha commentato: "In provincia, delle 43 gare d'appalto aggiudicate tra gennaio e giugno di quest'anno, ben 40 sono state assegnate tramite procedure negoziate, corrispondenti al 93,2%. Un dato sconcertante. In Sicilia, la percentuale è del 72%, mentre nel resto d'Italia si attesta al 40%."
"È evidente che la normativa permette l'applicazione di regole così elusive, ma il ministero ha chiarito che non è l'unico sistema consentito. La nostra domanda, che poniamo da anni, rimane la stessa: com'è possibile? Cosa si cela dietro a questo abuso delle procedure a invito?"
"In questo contesto, le imprese che non hanno 'santi in paradiso' raramente vengono invitate, mentre altre, spesso provenienti da fuori provincia, sono frequentemente chiamate, sfidando non solo la sorte, ma anche la scienza statistica."
"Confrontando i dati del 2022 forniti dall'ANAC sul rischio corruttivo, quando il nuovo codice non era ancora in vigore e le norme emergenziali avevano già legittimato queste scelte anti-mercato, l'allerta si fa più forte. La provincia si collocava nella fascia media con un indice di 0.71 su un massimo di 1, eppure l'ANAC segnalava un alto rischio corruttivo per la nostra area, che si posizionava al primo posto in Italia insieme a Palermo."
"Nonostante la volontà espressa dal ministro di apportare correzioni, non ci sono segnali di un ripensamento nel decreto correttivo del codice attualmente in esame parlamentare. Questo ci mortifica e compromette la professionalità di migliaia di imprese e lavoratori. Temiamo che, tra qualche anno, potremmo ritrovarci a vivere un regresso di 30 anni. Una nuova tangentopoli potrebbe travolgere tutte le imprese, comprese quelle che hanno dovuto assistere impotenti a furbi e compari spartirsi un mercato violato da un uso distorto dei principi normativi."
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