La Sicilia ha subito una perdita di 700 milioni di euro in seguito alla cancellazione del reddito di cittadinanza. Le nuove misure, come l’assegno di inclusione (Adi), hanno coinvolto un numero significativamente inferiore di beneficiari: 351.200 persone rispetto alle precedenti 446.976 (142.250 nuclei familiari contro 236.000). Il supporto formazione lavoro ha visto solo 17.217 destinatari percepire in media 2,3 mensilità su 10. La CGIL siciliana, sulla base dei dati dell'Osservatorio nazionale Inps, accusa il governo nazionale di fare cassa sulla povertà e critica il governo regionale per i ritardi che causano i mancati pagamenti, lasciando quasi 100 mila famiglie senza sussidio. La mancanza di monitoraggio della formazione e l’assenza di politiche di sviluppo per il Mezzogiorno aggravano la situazione.

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